Le immagini di El Nido sono state probabilmente il primo stimolo che mi ha portato a inserire le Filippine nella lista di destinazioni da visitare. Se molte altre tappe, magari altrettanto interessanti come Oslob o Coron, sono state inserite solo in un secondo momento, sapevo che El Nido non sarebbe potuta mancare dal mio itinerario di viaggio nelle Filippine. Nonostante per me fosse quindi un nome ben conosciuto, si tratta di una destinazione diventata turistica in tempi molto recenti e sulla quale per certi versi può essere difficile trovare informazioni e consigli pratici.
Ecco quindi una guida completa a El Nido: tutto ciò che dovete sapere su cosa vedere, come funzionano i tour in barca, come arrivare e dove dormire.

Indice dell’articolo:
Come arrivare a El Nido nelle Filippine
El Nido è stata “scoperta” non molti anni fa dai backpackers, affascinati dalle formazioni rocciose di arenaria e dai molti isolotti della baia che rendono questa località simile per certi versi ad Ha Long, ma con un mare molto più balneabile. Sotto molti punti di vista lo sviluppo turistico di questa zona è quindi ancora agli inizi. Per arrivare a El Nido, ad esempio, fino a non molto tempo fa l’aeroporto più vicino era quello di Puerto Princesa, scalo principale dell’isola di Palawan, che però si trova a 5 o 6 ore di viaggio di distanza. Anche se oggi non è più l’unica opzione, questa è comunque una delle alternative da considerare.
Dall’aeroporto di Puerto Princesa si può prendere un minivan o autobus per risalire l’isola di Palawan, con un tempo che si aggira appunto tra le 5 e le 6 di viaggio, transfer che potete prenotare qui. In molti scelgono di atterrare a Puerto Princesa anche per cogliere l’occasione di visitare il Parco Nazionale del fiume sotterraneo, trovate quindi diversi tour organizzati come questo. Da qui potreste poi evitare di rientrare a Puerto Princesa e proseguire con altro minivan fino a El Nido, solitamente viene consigliato di farsi lasciare a Salvation Junction da dove è possibile prendere un autobus verso nord.
Oggi arrivare a El Nido può essere però molto più comodo, grazie al nuovo aeroporto che si trova a pochi chilometri dalla cittadina, nell’area in forte sviluppo di Lio Beach. L’aeroporto di El Nido è servito da un’unica compagnia aerea, la Air Swift, con voli da e per Manila, Panglao, Coron, Cebu, Caticlan (Boracay) e Clark (a nord di Manila). Gli aerei sono piccoli bimotori che si riempiono in fretta, perciò vi consiglio di prenotare con largo anticipo. Nella tariffa base è incluso un bagaglio da stiva, mentre a bordo è consentito portare solo un trolley o borsone più piccolo. All’arrivo niente nastri bagagli: l’aeroporto è davvero piccolino e si attende semplicemente che il personale raduni tutte le valige nella sala d’aspetto. Da qui al vostro alloggio sono disponibili poi diversi trycicle o minivan, ma spesso sono proprio gli hotel a proporre un servizio transfer per poche centinaia di pesos.

Dove dormire a El Nido
Su molti blog avevo letto di preferire un alloggio a Corong Corong anziché a El Nido downtown, e non posso che confermare a mia volta questo consiglio. La cittadina di El Nido si è sviluppata in modo molto veloce e sregolato, oggi diversi edifici sulla spiaggia sono in stato di abbandono perché di base tutta la fila a ridosso del bagnasciuga non rispetta le normative in fatto di distanza dall’acqua e andrebbe abbattuta. Le strade avrebbero bisogno di interventi importanti, trycicle e motorini sono ovunque e in generale El Nido è un luogo caotico senza particolari bellezze da offrire nelle sue vie centrali. Non si può dire che Corong Corong, pochi chilometri più a sud, sia bella, ma quanto meno è più tranquilla ed offre un’ampia spiaggia – almeno durante il giorno, la sera l’alta marea impedisce il passaggio. In più, regala ogni sera splendidi tramonti e la zona si sta sviluppando con diversi locali e ristoranti molto recenti.
In alternativa, potete cercare una stanza ancora più a sud, a Maremegmeg Beach, a nord nella zona di Lio Beach che ho citato prima per l’aeroporto, o a El Nido centro ma prediligendo la zona più esterna, sul lato opposto rispetto al porto.
Di base il rapporto qualità prezzo delle strutture ricettive a El Nido è per ora abbastanza basso, per le notti qui si spende di norma di più rispetto ad altre isole delle Filippine pur con servizi non sempre in linea con i costi. Se però consideriamo che poche decine di anni fa qui esisteva a malapena una rete elettrica – motivo per cui leggerete spesso lamentele sui frequenti black out che affliggevano la zona – è facile immaginare che nel prossimo futuro la situazione si evolverà velocemente.
A livello di costo è possibile spendere pochi euro a notte per un ostello a El Nido, o centinaia di euro per i resort più eleganti. Tutto sta ai vostri gusti e al vostro budget. Considerando di trascorrere qui almeno 4 notti, tempo a mio avviso indispensabile per visitare la zona senza troppa fretta, vi consiglio però di cercare un’opzione non troppo spartana. Per un buon compromesso tra prezzi e comodità spenderete quindi almeno 50/60€ a testa, ma è bene prenotare con un buon anticipo specie se viaggiate in alta stagione perché le strutture migliori si riempiono in fretta.
Qui alcuni esempi di hotel e guesthouse dove soggiornare a El Nido a cui vi consiglio di dare un’occhiata, con un prezzo medio ma servizi adeguati:
- Eco Hotel El Nido,
- Beach Huts
- Lime Resort
- Noi abbiamo dormito al Panari Lodge, dove non posso dire di essermi trovata male ma avrei preferito un po’ di comodità in più (in particolare i bagni sarebbero da migliorare).
Se poi volete proprio trattarvi bene o cercate una soluzione per un’occasione speciale, ci sono un paio di resort direttamente nella baia, come ad esempio il Cauayan Island Resort.

Cosa vedere a El Nido: tutto ciò che dovete sapere sui tour A, B, C e D
Dall’arrivo dei primi turisti, tutta la zona di El Nido ha iniziato a strutturarsi per offrire dei tour della baia in bangka, la barca tradizionale locale. I tour a El Nido sono oggi abbastanza standardizzati, con 4 percorsi e un costo pressoché fisso. In tutte le (moltissime) agenzie turistiche troverete quindi 4 proposte identificate con le lettere dell’alfabeto: tour A, tour B, tour C e tour D, con costi tra i 1.200 e i 1.400 pesos a persona.
Come funzionano i tour a El Nido, Filippine
I tour di El Nido si dividono innanzi tutto in due macro-categorie: condivisi o privati. Per le escursioni private vi rimando a un paragrafo successivo, per ora mi basti dire che se vi rivolgete a una buona agenzia non avrete motivo di pagare di più per questa opzione.
Tutte le escursioni partono tra le 9.00 e le 9.30, con appuntamento sulla spiaggia di El Nido dalle 8.30. Ogni agenzia vi darà un riferimento e un punto d’incontro più preciso. Si rimane in barca tutta la giornata, con 5 tappe di cui una dedicata al pranzo e rientro alla base tra le 16.30 e le 17.00. Il pranzo è a buffet e viene preparato direttamente in barca nel corso della mattinata dal personale di bordo. Di solito prevede pesce alla griglia, carne marinata (adobo), noodles, verdure e frutta fresca oltre all’immancabile riso.
In alcune tappe ci si limita a nuotare o fare snorkeling, in altre si scende a riva in spiaggia o ancora si può affittare il kayak. Questa opzione è facoltativa e ha un costo extra, ma in certe tappe sarebbe davvero limitante non farlo.
Attenzione: per salire e scendere dalla bangka a inizio e fine tour non si utilizza un molo, è necessario camminare qualche metro in mare con l’acqua che arriva più o meno alla vita. Tenete quindi presente che ci si bagna.

Le tappe e i costi dei tour a El Nido
Tutti i tour di El Nido toccano lagune e spiagge bellissime, offrendo paesaggi da cartolina indimenticabili. Queste sono le tappe indicative di ogni escursione:
- TOUR A: Big Lagoon, Secret Lagoon, Shimizu Island, Seven Commando, Miniloc Island – 1.200 pesos a persona
- TOUR B: Pinagbuyutan Island, Snake Island, Entalula Island, Cathedral Cave, Cudognon Cave – 1.300 pesos a persona
- TOUR C: Secret Beach, Tapuitan Island, Hidden Beach, Helicopter Island, Matinloc Shrine – 1.400 pesos a persona
- TOUR D: Small Lagoon, Pasandigan Cove, Paradise Beach, Cadlao Lagoon, Bukal Beach – 1.200 pesos a persona
L’ordine in cui vengono citate le tappe è indicativo e in alcuni casi il tour potrebbe anche subire delle variazioni, ad esempio in caso di maltempo o mare troppo mosso o ancora per pranzare in una spiaggia meno affollata.
Altri costi da tenere a mente:
- Eco-Tourism Development Fee: 200 pesos. Tassa obbligatoria per partecipare a qualsiasi tour in barca a El Nido. È valida per 10 giorni perciò una volta pagata alla prima escursione conservate il voucher per i tour successivi.
- Enviromental Tax: 200 pesos. Tassa necessaria per accedere a Big Lagoon e Small Lagoon, va pagata quindi come extra per partecipare al tour A e al tour D.
- Noleggio kayak: facoltativo nelle lagune, 300 pesos per la versione a due posti.
- Noleggio attrezzature: 150 pesos per ogni pezzo, si possono affittare maschera, scarpini da scogli e pinne.

Importante: la nuova gestione di Big Lagoon e Small Lagoon a El Nido
Attenzione a diverse informazioni che troverete in rete, perché in molti casi non sono del tutto aggiornate. Fino a pochi anni fa Big Lagoon e Small Lagoon facevano entrambe parte del tour A, che anche per questo rappresentava in assoluto il più frequentato dal momento che toccava alcuni dei luoghi più celebri di El Nido. Tutte e due le lagune si visitano in kayak e rischiavano di diventare molto congestionate.
Per limitare l’affollamento e tentare di preservare l’area è stata introdotta una nuova regolamentazione, ora è quindi previsto un numero massimo di visitatori giornalieri e soprattutto non è possibile vedere entrambe le lagune nel corso della stessa giornata. La Big Lagoon è rimasta a far parte del tour A, mentre la Small Lagoon è stata spostata nel tour D. Inoltre è stata aggiunta una piccola tassa ambientale che incide sul costo delle due escursioni come specificato più su.
El Nido: quale tour scegliere e dove prenotare?
Ogni tour ha le sue caratteristiche e le sue bellezze, la scelta dipende quindi molto dai propri gusti personali e da quanti giorni avete a disposizione. Noi abbiamo fatto tour A, C e D e li consiglierei tutti. Il tour A è il più affollato, il tour D il più tranquillo, il tour C quello che richiede gli spostamenti più lunghi e potrebbe quindi dare un po’ di fastidio a chi soffre il mare.
Vi consiglio comunque di dare un’occhiata alle foto delle diverse tappe e poi decidere senza troppi timori, poiché i tour sono tutti interessanti, nessuno escluso.
Una domanda ancora più importante è invece: che agenzia scegliere? In realtà, a qualsiasi agenzia decidiate di rivolgervi, è difficile che il vostro tour vada “male”. Di certo però cambiano alcuni fattori importanti che contribuiscono a rendere l’esperienza più o meno positiva: il numero di persone a bordo e di conseguenza la comodità della barca, la preparazione del personale e la loro conoscenza della lingua inglese. Nel nostro caso il primo giorno non è andato benissimo, il secondo sì e di conseguenza per il terzo ci siamo rivolti nuovamente alla stessa agenzia, che vi posso quindi consigliare con sicurezza: Go Paradise.
Potete prenotare direttamente in loco oppure online, l’unica incognita è il meteo che potrebbe causare l’annullamento di un tour. Se avete più giorni a disposizione, il mio consiglio è di prenotare uno o due tour da casa e mantenere poi un po’ di flessibilità per le altre giornate.
Qui trovate alcune delle piattaforme dove è possibile prenotare i tour a El Nido:

I tour privati: pro e contro
I tour privati si svolgono esattamente come quelli condivisi, con l’unica differenza di avere appunto una bangka tutta per sé. Tra i pro di questa esperienza c’è quindi il fatto di non dover condividere gli spazi con altri, oltre a potersi permettere una maggiore flessibilità. Di norma si tende a seguire lo stesso percorso dei tour condivisi, ma è possibile ad esempio partire un po’ prima o un po’ dopo le altre barche o scegliere di toccare le tappe in ordine diverso, così da evitare eventuali affollamenti. I contro sono invece: il costo più elevato – considerate almeno 110-120€ a persona anziché i 20-25€ di un tour di gruppo se siete in due, se siete più di 4 potreste riuscire a contrattare un prezzo migliore -, il pranzo di solito meno vario e abbondante e forse anche la mancanza di condivisione con altri viaggiatori, che ho trovato molto interessante nei tour che abbiamo fatto.
Di base quindi non vi consiglierei di spendere di più per un tour privato, a meno di non viaggiare in un gruppo numeroso. Se volete provate entrambe le opzioni, sceglierei un tour privato per il percorso A così da cercare di evitare l’affollamento mentre per il D, di solito molto tranquillo, potete rivolgervi serenamente a un tour condiviso.
Potete prenotare un tour privato a El Nido ad esempio su Civitatis (attenzione solo alla descrizione del tour A che non è aggiornata secondo le disposizioni di cui vi ho parlato più su).
Cosa portare con sé per un tour in barca a El Nido
- Se le avete, maschera e scarpini da scogli. In caso contrario potrete noleggiarli in spiaggia prima della partenza.
- Sacca impermeabile per tenere al sicuro gli effetti personali: ci si bagna già salendo sulla bangka al mattino e vi sarà utile per proteggere il telefono in canoa o per raggiungere una spiaggia. La potete comprare su Amazon, ma in caso proprio non ne aveste una ne vendono un po’ ovunque anche a El Nido.
- Acqua per la giornata, meglio se in borraccia riutilizzabile. A bordo c’è sempre dell’acqua ma viene fornita più che altro a pranzo, meglio avere una propria scorta.
- Pastiglie per il mal di mare, se il vento dovesse alzarsi nel corso della giornata è meglio essere preparati, specie se sapete di soffrire un po’ il mal di mare.
- Crema solare.

Quanti giorni restare a El Nido?
A mio avviso vale la pena prevedere un minimo tre giornate piene a El Nido, escluse quelle di arrivo e partenza, durante le quali partecipare ad almeno 2 escursioni. Noi siamo rimasti 4 giorni pieni con 3 escursioni e credo sia il tempo ideale, anche per tenersi un margine di sicurezza in caso di maltempo o di cambio tour all’ultimo minuto. È possibile infatti che le agenzie vi comunichino al mattino di “non poter partire” per un dato tour, perché il mare è mosso in quella zona o perché non hanno raccolto abbastanza persone per riempire una barca (specie per il tour D che è meno frequentato). A quel punto vi chiederanno se volete unirvi a un’altra escursione ed è meglio quindi avere un po’ di flessibilità.
Fermarvi a El Nido troppo poco e soprattutto non prendere parte ad almeno un paio di escursioni sarebbe davvero un peccato, perché nonostante ci sia anche altro da fare e da vedere è innegabile che il punto forte della zona sia la bellezza della baia.
Non solo Bacuit Bay: cos’altro vedere a El Nido
Se vi serve una giornata di pausa dalla baia, ci sono anche altre cose da vedere a El Nido. Prime tra tutte le spiagge della zona: con una mezz’ora di scooter verso nord si raggiunge ad esempio l’ampia spiaggia di Napcan, con diversi locali in cui pranzare, o ancora la spiaggia di Duli, frequentata quasi unicamente dai surfisti. Nonostante a Napcan ci siano anche diversi hotel la strada per arrivare è a dir poco dissestata, prestate quindi molta attenzione e andate piano per schivare le improvvise voragini nel terreno.
Altre aree interessanti che potete considerare sono Lio beach, zona in rapida crescita vicino all’aeroporto, o Marimegmeg beach a sud di Corong Corong.

Dove mangiare a El Nido
Per finire, vi segnalo alcuni locali di El Nido dove ho mangiato bene e che vi consiglio quindi con piacere:
• L’Art Cafè di El Nido è una tappa quasi obbligata, si mangia un po’ di tutto – locale e internazionale, dalla colazione alla cena – e discretamente. Hanno sia tavoli interni sia alcuni posti vista mare all’esterno, i migliori a mio avviso.
• The Kollektive: il locale più carino che abbiamo provato a El Nido per la colazione, l’impasto per waffle viene preparato al momento. Non male anche il caffè.
• Thery’s Burger, Corong Corong: locale gestito da una coppia belga/filippina con cui abbiamo fatto una bella chiacchierata a proposito di El Nido e del suo sviluppo. L’hamburger è fenomenale, vale la pena farci un salto.
• Infine, abbiamo mangiato forse il cibo filippino tradizionale migliore del viaggio al Mad Monkey Hostel di Napcan Beach, con un’ottima vista mare che aggiunge ulteriore fascino all’esperienza.
Stai organizzando un viaggio nelle Filippine? Leggi qui anche l’itinerario completo: Cosa vedere nelle Filippine: itinerario in due settimane