Tra una settimana esatta sarò in partenza, anzi, ormai sarò già atterrata, ma ancora non riesco a rendermene davvero conto. Non so se posso ricondurre tutto ad una normale ansia pre-partenza, ma questo viaggio provoca in me dei sentimenti contrastanti. Lo trovo strano, per diversi aspetti.
Dopo anni di notti di San Silvestro festeggiate al freddo in qualche capitale europea del centro-nord, stavolta ce l’avevamo fatta. Questa volta eravamo fuggiti al caldo: mentre qui cadevano gli unici sparuti fiocchi di neve di un inverno bizzarro, noi ce ne stavamo in maniche corte sotto il sole caldo del Marocco. Allora perché mai, perché mi chiedo, ora sto andando a caccia di un gelido inverno? Perché partire a febbraio verso il punto più settentrionale che avrò mai visitato finora?
Poi c’è la scelta stessa della meta. Da quand’ero ragazzina, ho nella testa e nel cuore una vera e propria fissazione per l’Irlanda. Ai tempi leggevo molto più di quanto riesca a fare ora. Se oggi ci metto un mese – quando va bene – a finire un libro, all’epoca ne divoravo almeno 4 a settimana. Pochi testi per ragazzi, tanti per adulti, ed in moltissimi il protagonista era di origine irlandese, emigrato negli Stati Uniti durante la grande carestia. Da allora sogno l’isola di Smeraldo, ho provato più volte a pianificare un on the road in questa terra ma finora non sono mai riuscita a concretizzarlo. Ed ora parto invece per la sorella al di là del mare?

Ross G. Strachan / Via Flickr: ross_strachan
E va bene, lo so che la ragione è una sola, è quella che tutti potete ben immaginare e che detta da sempre molte delle mie partenze: un biglietto aereo ad un prezzo sfacciatamente basso, una tratta nuova di zecca e l’irresistibile richiamo del tasto invio.
Perciò al di là di ansie e dubbi sto per partire, il primo viaggio di questo 2016 mi porterà in una terra di miti e leggende chiamata Scozia. Un nome che evoca in me atmosfere medievali, castelli densi di storia, passaggi segreti, affascinanti cavalieri in armatura e sotterfugi politici. Un nome che richiama immediatamente i paesaggi selvaggi delle Highlands, con quel desiderio irrefrenabile di mettersi in auto e guidare, senza meta. Ve l’ho già detto parlando di #TravelDreams2016, questo sarà un anno on the road.

Neist Point – immagine da Pinterest
Ho pochissimo tempo a disposizione ed a questo Paese così ricco riuscirò a dare solo un rapido assaggio. Un paio di giorni per esplorare Edimburgo, ed altri tre per lanciarmi a perdifiato nelle Highlands, fino a Skye. Solo una toccata e fuga, giusto il tempo sufficiente ad innamorarmi del profondo Nord e sognare di tornare al più presto.
Lo ammetto, sinceramente non ho idea di cosa mi aspetta. So che con tutta probabilità questa non è la stagione ideale, molti B&B sono chiusi fino a Pasqua, il clima lassù è inquieto anche ad agosto perciò forse me la sto proprio andando a cercare. So che mi devo rassegnare al maltempo, ai capelli in perenne disordine, al freddo che finora ero riuscita a fuggire, alle condizioni di luce che probabilmente non saranno le migliori per scattare una foto decente.
Ci perderemo tra loch e munros in mezzo ad una tormenta di neve? Forse, tutto sommato lo trovo romantico e questo è un viaggio di San Valentino. È strano, mi spaventa e probabilmente sono una grande masochista, ma non mi importa: io tra una settimana parto per le terre selvagge. E se assomigliano anche solo lontanamente alle foto che continuo a guardare, scommetto che partireste all’istante anche voi.
4 thoughts on “Profondo Nord e terre selvagge: in partenza per la Scozia”
Ma sì, il bello del viaggio è anche partire nei periodi meno adatti, e scoprire i paesi non loro aspetto più vero e reale, non quello tirato a lucido per l’alta stagione!!
Io ti seguirò con grande attenzione, dato che la Scozia è nei miei pensieri da un po’ e quest’anno l’ho pure messa nei traveldreams!!
Buana avventura!!
Grazie mille Michela! Devo ammettere che i paesaggi delle Highlands innevate mi affascinano moltissimo, è una lotta contro il tempo per inseguire le ore di luce ma mi sto godendo questo profondo e selvaggio Nord 🙂
Due cose.
La prima è che anche io avevo una mezza idea di andare in Scozia a febbraio, ma poi ho desistito preferendo la più tiepida Lisbona.
A parer mio spingersi in Scozia da soli e non disporre di una macchina è un po’ limitativo.
La seconda è la seguente: ad agosto voglio organizzare un tour irlandese con altri travel blogger. Se hai una fissazione per la terra dei folletti, perché non vieni?
Sicuramente noleggiare un’auto ti consente di avere molta più libertà negli spostamenti, noi siamo partiti questa mattina e la riconsegneremo martedì. Di certo d’estate è tutto molto più semplice, per il clima e per le ore di luce, ma devo confessare che le Highlands innevate mi affascinano da morire
Quest’anno ho già diverse cose in programma, ma l’Irlanda è un sogno e se mi tieni aggiornata faccio il possibile per esserci! Hai già in mente un programma?