Un paio di mesi fa, nel corso del viaggio in Repubblica Dominicana, una mattina a colazione abbiamo conosciuto una ragazza finlandese che alloggiava nella nostra stessa guest house. Stava girando il Paese con un auto a noleggio, esattamente come noi, ma da sola. Come noi avrebbe trascorso il Natale sull’isola, e per la vigilia aveva in programma una cena con gli altri ospiti della guest house ed i proprietari.
Alla nostra seconda visita a Napoli, lo scorso giugno, a cena Da Michele siamo finiti invece al tavolo con Johanna, brasiliana appassionata di Italia e della sua cucina. Il fidanzato la aspettava a casa, lei sarebbe rimasta diverse settimane tra Milano, Firenze, Roma e Napoli, da sola.
Se leggendo vi è parso strano, o triste, pensare a queste ragazze da sole lontano da casa o vi siete chiesti perchè decidere di fare un’esperienza simile nonostante la presenza di un compagno con cui poter partire, allora oggi al posto di comprare mimose e cioccolatini dovrete farmi un grande favore. Non importa se siete uomini o donne, prendetevi cinque minuti di tempo e pensate alla figura della donna, a tutti quei giudizi che – spesso inconsciamente – le attribuite.
Se pensate che una donna non dovrebbe viaggiare da sola perché è pericoloso, significa che non la ritenete abbastanza forte.
Se pensate che una donna dovrebbe sempre scegliere di viaggiare con qualcun altro, significa che non la ritenete abbastanza indipendente.
Se pensate che una donna non dovrebbe lasciare a casa un fidanzato o un marito per partire da sola se le va, significa che non la ritenete abbastanza emancipata.
Invece le donne sono forti, indipendenti ed emancipate. E sono viaggiatrici, con la mente e con il cuore anche quando non con la valigia.
Per tutte queste donne oggi insieme a Momondo lanciamo la campagna “In viaggio da sola“, dedicata a coloro che vorrebbero partire ma si lasciano frenare dalla paura o dal pregiudizio, a chi vorrebbe scoprire il mondo ma non sa con chi dividere l’esperienza o a chi ha qualcuno che ama a casa ma vorrebbe mettersi alla prova da sola. Ho l’onore di essere una delle ambassador del progetto, in compagnia di altre 8 donne che hanno condiviso le loro esperienze di viaggiatrici avventurose, sportive, attente all’ambiente, alla moda e a caccia di sapori tradizionali – sì, la rappresentante della categoria foodie sono proprio io.
Non è detto che tutti debbano viaggiare da soli né che debbano farlo in ogni momento della propria vita: sono la prima ad amare la condivisione del viaggio con il mio compagno. Ma certamente mi vengono in mente almeno un paio di occasioni in cui partire da sola mi avrebbe aiutata a prendere delle decisioni con maggiore consapevolezza. E certamente ho bisogno di sapere che se lo volessi, sarei libera di farlo.
Oggi quindi festeggiamo tutte le donne e cerchiamo di liberarci dai giudizi che ci portiamo dentro: ho fiducia nel fatto che tra una generazione o due nessuno troverà più nulla di strano in una donna che viaggia da sola, sarà solo una donna che vive la sua vita, libera, forte ed indipendente. Possiamo iniziare già oggi. Tanti auguri a tutte.