La nostra Italia è così: puoi partire tre volte per una stessa Regione nel giro di poco più di un anno, e non aver ancora visitato tutto. Perché accade che ogni piccolo paese sia un gioiello arroccato su una collina, che ogni borgo possa ambire ad essere inserito tra i più belli d’Italia, che ogni nome sulla cartina meriti una visita e puoi solo scegliere quale scoprire per primo.
Così l’ho fatto, sono partita di nuovo per l’Umbria e sono pronta a darvi qualche spunto su cosa vedere e cosa fare in questa Regione: a voi non resta che preparare la valigia, si va in Umbria per il weekend.
Dove dormire per un weekend in Umbria
In questa zona d’Italia consiglio sempre di scegliere un agriturismo tradizionale, che permetta di immergersi nella quiete della natura e da lì spostarsi di giorno in giorno nei diversi borghi. Tra Città della Pieve ed Orvieto c’è ad esempio uno splendido agriturismo che è anche “tutta l’Umbria in un borgo diffuso”. Borgo Giorgione mette a disposizione degli ospiti quattro appartamenti ricavati all’interno di casolari restaurati, immersi nella tranquillità di un grande parco con piscina.
Altri luoghi perfetti per dormire in un weekend in Umbria sono La Tavola dei Cavalieri, immerso nel verde nel Parco Naturale del Monte Subasio, o il Castello di Postignano per un tuffo nella storia e un soggiorno speciale.
Come arrivare e come muoversi
L’Umbria, un po’ come la Toscana e come in generale diverse Regioni d’Italia, è un luogo in cui a mio avviso sarebbe davvero un peccato non avere una propria auto a disposizione. Tra un borgo e l’altro ci sono paesaggi sconfinati, mille curve e mille sguardi diversi, da godersi con il proprio tempo. Se invece preferite usare i mezzi pubblici, da Roma o Firenze potrete raggiungere in treno Perugia o Orvieto, e da qui spostarvi nei borghi più piccoli sempre con treno oppure con la rete di autobus.
Weekend in Umbria: cosa vedere
Pressoché ogni cittadina in Umbria è piena di storia e merita la vostra visita. Alcune sono vere città ed altri sono borghi più piccoli, secondo i vostri interessi ed i vostri ritmi potrete visitarne due o tre in ogni giornata. Vi faccio quindi un elenco di possibilità, ma state pur certi che ogni scelta vi saprà regalare quegli scorci capaci di farvi innamorare dell’Italia ad ogni passo.
Importante sapere inoltre che l’Umbria si divide in sole due province: Perugia e Terni. Nella prima si concentrano i nomi più “classici”, mentre Terni racchiude una serie di borghi al confine con il Lazio. Ognuna delle due zone è perfetta per un weekend, in alternativa potrete fermarvi per una settimana e visitare l’intera Regione.
Cosa vedere in provincia di Perugia
★ Perugia: magnifica città d’arte di origini etrusche, la porto nel cuore soprattutto per la passeggiata lungo l’antico acquedotto. Vi consiglio assolutamente di non perdervela! Da vedere anche la fontana Maggiore, il Palazzo dei Priori e la cattedrale di San Lorenzo.
★ Assisi: patria di San Francesco e Santa Chiara, possiede un patrimonio di architettura religiosa unico al mondo. Le chiese più importanti della città sono proprio quelle che conservano le spoglie dei due santi: la Basilica di San Francesco – suddivisa in superiore ed inferiore – decorata da artisti del calibro di Giotto e Cimabue, e la Basilica di Santa Chiara. Se avete abbastanza tempo consiglio una sosta anche all’Eremo delle Carceri, a pochi chilometri di distanza dal centro immerso tra i boschi del Monte Subasio.
★ Gubbio: se ad Assisi spiccano le architetture religiose, Gubbio mostra immediatamente la sua storia da “libero Comune”. La bella Piazza Grande è dominata dai Palazzi Pretorio e Dei Consoli, e basterà il colpo d’occhio dal basso arrivando in città per comprendere quanto fosse ricca e potente la Gubbio medievale. Non perdetevi però anche la vista dall’alto: la “funivia” (sono in realtà dei cestelli aperti) Colle Eletto vi porterà a quota 827 metri per ammirare uno splendido panorama.
★ Spoleto: il Ponte delle Torri e il Duomo vi lasceranno senza fiato, Spoleto è senz’altro uno dei borghi più belli dell’intera Regione nonostante l’altissima competizione.
★ Spello: la “città dei fiori” è celebre per l’infiorata che si tiene a giugno ma merita la visita tutto l’anno. Da non perdere la Cappella Baglioni nella Chiesa di Santa Maria Maggiore affrescata dal Pinturicchio.
★ Castiglione del Lago: in posizione privilegiata sul lago Trasimeno, regala una splendida vista ed una scenografica passeggiata tra Palazzo Ducale e Rocca del Leone attraverso l’antico camminamento. Fa parte anche dei “Borghi più belli d’Italia”.
★ Città della Pieve: il regno dei mattoni faccia a vista, perdersi tra i suoi vicoli è una gioia per gli occhi.
Cosa vedere in provincia di Terni
★ Orvieto: splendida città ricca di storia, dominata dall’imponente Duomo. Da non perdere il Pozzo di San Patrizio, capolavoro architettonico del 1500, e la vista dalla cima di Torre del Moro.
★ Montecchio: uno di quei minuscoli borghi fuori dal tempo in cui perdersi tra un vicolo e l’altro, tra case in pietra e vasi pieni di fiori.
★ Civitella del Lago: imperdibile la vista spettacolare dalla sua terrazza sul lago di Corbara. Qui potete visitare anche il folcloristico “Museo dell’Ovo Pinto”, in cui ogni anno si tiene un concorso internazionale cui partecipano uova dipinte da tutto il mondo: ne troverete esposte migliaia, di diverse specie animali, alcune amatoriali ed altre vere e proprie opere d’arte.
★ Narni: centro geografico d’Italia, ha ispirato il nome del regno di Narnia a C.S. Lewis per una casualità (semplicemente perché aveva amato il suono della parola dopo averlo trovato su un atlante) ma nessuno vi impedisce di avvertire davvero un’atmosfera magica in questa cittadina deliziosa.
★ Amelia: importante città romana, mantiene resti delle antiche mura e di palazzi patrizi accanto ad un centro più “vivo” e moderno di altri borghi della zona.
Ci tengo a sottolineare che in questo articolo ho nominato solo le città più famose, ma potrei aggiungere molti altri nomi ugualmente meritevoli di finire in questa lista.
Cosa fare: esperienze e degustazioni
Oltre alla visita dei borghi, ci sono moltissime attività interessanti che potranno arricchire un weekend in Umbria. Ad esempio una degustazione di vini con picnic ad Assisi, o una visita ad un frantoio per scoprire i segreti dell’olio umbro (ed ovviamente assaggiarlo).
Cosa mangiare in un weekend in Umbria
Ovviamente, tante bruschette con del buon olio extravergine d’oliva! Ma anche salumi, magari accompagnati dalla tipica torta al testo – schiacciata simile ad una piadina-, pasta con ragù di selvaggina ed il celebre tartufo di Norcia. Tra i dolci non dimenticate di provare il pampepato di Terni e la rocciata di Assisi, con mela, uvetta e frutta secca.
L’Umbria, casa mia. Ne sarò sempre così innamorata da considerare insopportabile vivere in qualsiasi altro posto, come ho dovuto fare causa università. Articolo molto esauriente e belle foto (ho trovato una 500 identica in un vicolo identico a Narni, possibile?). Il cibo, poi, la religiosità della torta al testo o del pampepato (lo prepara anche mia nonna per Natale)… Ti auguro di tornare presto in Umbria, in ogni momento accoglie a braccia aperte.
p.s. Glamping? Non ne avevo mai sentito parlare! Mi documento, grazie!
Mi hai fatto venire il dubbio ma confermo, quella 500 l’ho trovata ad Amelia 🙂 Il mistero di infittisce! Spero di tornare prestissimo nella tua Umbria, è una regione davvero genuina ed ospitale.
Letizia io amo le tue foto!!!
Comunque, l’Umbria è una regione che voglio approfondire, ci sono stata quasi 10 anni fa in gita scolastica, ricordo che mi aveva affascinato molto, ma non ho più avuto occasione di tornare…devo rimediare!
Grazie mille Michela! Bisogna proprio rimediare, l’Umbria è una di quelle regioni in cui trovi meraviglie ad ogni angolo, ed è comoda da raggiungere. Magari un bel weekend on the road?
L umbria è una miniera preziosa di borghi incantati e di paesaggi mozzafiato.Articolo ben fatto ed esaustivo. Noi siamo Todiguide guide turistiche autorizzate della Regione Umbria. Vi invitiamo a scoprirla insieme a noi anche per gruppi di turisti inglesi e francesi oltre che italiani ovviamente.