Mentre le giornate si accorciano e le temperature iniziano a scendere, io ne approfitto per tornare con la memoria a uno di quei luoghi dove noi italiani amiamo fuggire alla ricerca di una perenna primavera: le Canarie. Dopo avervi raccontato cosa vedere a Lanzarote, in questo secondo post vi porto sulla seconda isola che ho visitato nel corso di quel viaggio, distante appena mezz’ora di traghetto.
Cosa fare e cosa vedere a Fuerteventura
Le spiagge da non perdere
Le dune di Corralejo
Inutile negarlo, il principale motivo per cui si visita Fuerteventura sono le sue ampie spiagge. E come non iniziare a citare le più belle se non da una distesa di dune di sabbia lunga 10 chilometri? Quest’area che si trova immediatamente a sud della cittadina di Corralejo è oggi Parco Naturale, si attraversa in auto percorrendo la strada costiera e fermandosi quando e quanto si preferisce. L’area settentrionale è occupata da qualche spiaggia attrezzata, mentre man mano che si scende il panorama diventa sempre più selvaggio.
El Cotillo
Spostandoci sulla costa occidentale, troviamo il piccolo paese di El Cotillo che offre diverse spiagge a poca distanza una dall’altra. Verso nord ci sono La Concha, di sabbia chiara, o Los Charcos dove pozze d’acqua limpida si formano tra le rocce nere. A sud troverete invece Playa del Castillo, del Aguila e de Esquinzo, tutte note soprattutto tra i surfisti perché il mare è spesso molto mosso. Se non avete voglia di oziare in spiaggia, potete anche scegliere di passeggiare fino al faro El Toston, circa 5 km a nord rispetto a El Cotillo.
Sotavento
Da nord a sud, dopo Costa Calma sarà impossibile non notare lo spettacolo di Sotavento: chilometri di spiaggia che cambiano completamente aspetto a seconda della marea. Quando l’acqua si alza, infatti, si crea una piccola laguna che separa la costa da una striscia di sabbia che pare quasi sospesa in mezzo al mare. È un paradiso per le lezioni di kite surf, specie per i principianti, perché l’acqua che si accumula con l’alta marea è bassa, tranquilla e decisamente più calda rispetto a quella esterna.
Morro Jable
Sulla punta meridionale dell’isola si trova la cittadina di Morro Jable, di per sé non uno spettacolo (ma gran parte delle città qui alle Canarie sono agglomerati di cemento, con enormi alberghi ben poco attraenti) che offre però un’altra lunghissima spiaggia che merita la sosta.
Cofete
Ma la spiaggia che più ho amato a Fuerteventura è senz’altro lei: Cofete. Remota, selvaggia e assolutamente imperdibile, forse deve la sua bellezza proprio al fatto di essere così “difficile” da raggiungere. In realtà difficile non è la definizione più corretta, ma bisogna organizzarsi a dovere. Da Morro Jable serve quasi un’ora per arrivare a Cofete, attraverso una strada sterrata e con lunghi tratti senza guardrail, perciò servono pazienza, possibilmente un’auto adatta (ma ho visto varie Fiat 500 percorrerla, con le dovute cautele) e tanta attenzione. In zona – non sulla spiaggia ma un po’ rientrato – c’è un unico ristorante con pochi tavoli, perciò se volete trascorrere qui la giornata assicuratevi di portare cibo e acqua.
Se poi proprio non ve la sentite di guidare fino a qui, ci sono delle escursioni organizzate e dei bus-fuoristrada in partenza da Morro Jable.
L’isola di Lobos
Ottime spiagge si possono trovare anche sulla piccola isola di Lobos, a un quarto d’ora da Corralejo – qui trovate orari e costi del traghetto. L’isolotto è disabitato e c’è un solo ristorante, perciò ricordate di portare con voi cibo e acqua o di prenotare un tavolo appena arrivati. Le principali attrazioni, dalle spiagge alle saline fino alle formazioni vulcaniche, si visitano percorrendo a piedi un sentiero lungo poco più di 5 km. Se viaggiate in alta stagione cercate di arrivare (e rientrare) presto, perché può diventare molto affollato.
I villaggi costieri e l’entroterra
Se le cittadine di Fuerteventura non mi fanno impazzire, ci sono però alcuni piccoli villaggi sulla costa che invece mantengono un loro fascino. La stessa El Cotillo che vi ho nominato più su è uno di questi, con diversi ristoranti affacciati sul mare e un’atmosfera rilassata. Poco distante si trova Lajares, che sembra votata ad attrarre in particolare gli sportivi: ci sono vari alloggi, locali alla moda, negozi di abbigliamento e attrezzatura da surf, tutto con un retrogusto un po’ hippie.
Nella zona centrale dell’isola si trovano poi da un lato Pozo Negro e dall’altro Ajuy, da cui si raggiungono con una breve passeggiata delle grotte scavate nella scogliera. Entrambe sono ottime soste per un pranzo o una cena.
Nell’entroterra invece vale la pena nominare La Oliva, famosa soprattutto per il mercato del martedì e venerdì mattina, e Betancuria, il vecchio capoluogo di Fuerteventura e primissimo nucleo abitato di tutto l’arcipelago. Anche in questo caso si tratta di un borgo piccolissimo, ma i suoi edifici bianchi circondati da palme nel bel mezzo del nulla la rendono davvero particolare.
Come arrivare e come muoversi
Fuerteventura si raggiunge in aereo dall’Italia con circa 4 ore di viaggio, ad esempio con Ryanair da Milano e Bologna o con Easyjet sempre da Milano. In alternativa è possibile volare a Lanzarote e unire la visita delle due isole, separate da circa mezz’ora di traghetto come vi avevo già raccontato in questo articolo -> Cosa vedere a Lanzarote
Si tratta di un’isola molto estesa, dove vi sarà indispensabile un mezzo per gli spostamenti. Vi consiglio come sempre di confrontare le tariffe delle varie compagnie di noleggio su Autoeurope e Rentalcars.
Fuerteventura in camper
Un’altra opzione potrebbe essere quella di visitare Fuerteventura in camper, in modo da poter anche ottimizzare gli spostamenti dormendo in aree diverse dell’isola – tenete presente che da Corralejo a Morro Jable si guida per più di un’ora e mezza.
A questo proposito ne approfitto per consigliarvi un sito che sto seguendo da un po’, anche se non ho ancora avuto modo di testarlo in prima persona: si tratta di Goboony, un portale dedicato al noleggio camper tra privati, perciò una sorta di Airbnb su ruote. Si confrontano gli annunci, si contatta il proprietario e una volta deciso quale camper noleggiare si procede con la prenotazione attraverso il sito, che garantisce i pagamenti, l’assicurazione ed eventuale assistenza in caso di problemi. Un’ottima opzione quindi per provare l’esperienza del camper senza possederne uno, con tutte le tutele necessarie.
Dove dormire a Fuerteventura
Il primo consiglio che mi sento di darvi è di suddividere le notti in due grandi zone: nord e sud. Le distanze infatti sono piuttosto impegnative, perciò dormire in zona Corralejo e arrivare ad esempio a Cofete in giornata diventa molto stancante.
A nord, potrete cercare una struttura a Corralejo, la cittadina più animata e ricca di servizi, a Lajares se cercate un’atmosfera rilassata e guest house dove alloggiano soprattutto surfisti e sportivi, o El Cotillo per una località rilassante senza rinunciare a qualche ristorantino per cena. A sud, Morro Jable è frequentata soprattutto da famiglie mentre Costa Calma attira in media un turismo più giovane. Potete dare un’occhiata ad esempio a Casa Nami a El Cotillo e all’appartamento Presidente a Costa Calma.
Dove mangiare
Dei piatti tipici delle Canarie vi ho già parlato nel post su Lanzarote, perciò in questo caso mi limiterò a consigliare un paio di indirizzi in cui ho mangiato bene:
- Casa Santa Maria, ristorante elegante nel centro di Betancuria, perfetto per un’occasione speciale;
- Nomads a Morro Jable: non sarà cucina tradizionale spagnola, ma preparano hamburger fantastici (e ogni tanto va bene anche variare);
- Pastelerias El Goloso e Paneteca, entrambe pasticcerie a Lajares per una sosta golosa.
