Torno a parlare di viaggi low cost: dopo avervi dato qualche consiglio su dove prenotare la camera perfetta, quale assicurazione scegliere e come funziona il noleggio auto, oggi voglio approfondire un ulteriore fattore che può permettere di risparmiare in viaggio. Ovvero: come pagare?
Quando viaggiamo in un Paese con moneta diversa dall’Euro, dobbiamo tutti confrontarci con i meccanismi ed i costi del cambio valuta, che ci mettono di fronte a diverse domande: è meglio partire con dei contanti e cambiarli sul posto o prelevare da un bancomat direttamente in moneta locale? O ancora è meglio usare le carte di pagamento? Come pagare all’estero per evitare il più possibile le commissioni?
Tipi di carta di pagamento: debito, credito, prepagata
Come sempre mi piace partire dalle basi: le carte di pagamento si dividono in tre categorie principali. Ci sono le carte di debito, chiamate spesso anche “bancomat” in Italia, collegate in modo diretto al saldo disponibile sul conto corrente: permettono di spendere al massimo una cifra corrispondente a quanto è presente sul conto stesso, salvo limitazioni per massimali giornalieri e mensili che dipendono dalla banca.
Anche le carte prepagate permettono di spendere al massimo quanto è disponibile sulla carta stessa, ma non sono associate a un conto corrente: si tratta di una sorta di spazio “virtuale” dove caricare il proprio denaro. Oggi sono sempre meno diffuse, venivano considerate particolarmente sicure per gli acquisti online al riparo da possibili clonazioni ma ora moltissimi conti correnti permettono di creare delle carte virtuali, con un codice usa e getta da sfruttare all’occorrenza.
Infine, le carte di credito consentono di “anticipare” una certa disponibilità di denaro – quello che chiamiamo anche plafond – che verrà poi addebitata sul conto corrente di solito il mese successivo, a meno che non si tratti di una carta di credito con rimborso rateale nel tempo.
I costi di questi tre tipi di carta di pagamento sono molto variabili e dipendono dalla banca. Di norma, comunque, la carta di debito è fornita gratuitamente con l’apertura di ogni conto corrente mentre per la carta di credito è necessario il pagamento di una quota aggiuntiva, oltre a una valutazione finanziaria da parte della banca stessa per assegnare un certo plafond.
Le commissioni e i costi associati a una carta di pagamento
Ogni banca prevede dei costi di gestione ordinaria per l’apertura di un conto corrente: canoni mensili o annui, costi per la fornitura della carta di pagamento, a volte anche commissioni per bonifici e prelievi di contanti. La gran parte delle banche prevede comunque oggi delle condizioni molto vantaggiose finché si rimane in Italia o in zona Euro, mentre il discorso cambia non appena viaggiamo all’estero e abbiamo bisogno di una valuta differente.
Pagare all’estero: costi e commissioni per il cambio valuta
Quando pensiamo al cambio valuta, immaginiamo subito il caso più semplice: quello in cui entriamo in un ufficio di cambio con dei contanti e ne usciamo con altri contanti in valuta differente. Se abbiamo in mano 100€ e il cartello dell’ufficio di cambio ci dice che il tasso applicato è 1€=0,80$ (includendo eventuali costi per il servizio) ne usciremo con 80$. Facile, no?
Specialmente nel caso di viaggi più lunghi, però, non è sempre indicato né possibile partire da casa con contanti sufficienti a coprire tutti i pagamenti a cui andremo incontro: avremo bisogno di utilizzare una carta. E questo, anche se spesso non ci facciamo caso, significa che dovremo considerare una serie di costi:
- Commissione per il prelievo: ogni volta che preleviamo contanti in valuta differente dalla nostra, l’istituto bancario applica di norma una commissione intorno al 2-3% dell’importo totale.
- Costi di transazione: anche ogni volta che paghiamo tramite POS in una valuta differente della nostra ci viene applicata una commissione, che include il costo della conversione valuta e quello di elaborazione del pagamento stesso.
- Tassi di cambio sconvenienti: il tasso di cambio applicato dalle carte straniere non è mai quello “reale”, ovvero quello che potreste visualizzare cercando su Google il valore di una certa valuta nel giorno in cui state effettuando il pagamento. Inutile precisare che si tratta sempre di un cambio sfavorevole.
È chiaro che queste commissioni non incideranno in modo sostanziale sul budget di un viaggio di una o due settimane, ma potrebbe non essere una cifra tanto irrisoria quanto pensate. Al rientro da un viaggio in Scozia, qualche anno fa, ho fatto un calcolo preciso di quanto avrei risparmiato se avessi utilizzato una carta con pagamenti gratuiti in valuta estera al posto della mia carta di debito standard: circa 40€, per soli 5 giorni di viaggio. Vale davvero la pena di buttare 40€ in commissioni bancarie?
Come pagare all’estero?
Quindi, come pagare all’estero? Portare da casa una certa cifra in contanti da cambiare all’arrivo (non in aeroporto mi raccomando, meglio in città) può aiutarvi a coprire le prime spese, ma in linea generale avere troppi contanti con sé non è mai una scelta saggia.
Per tutte le altre spese, la cosa fondamentale è conoscere bene la propria carta, con i suoi costi e i suoi limiti. Esistono delle carte di pagamento studiate appositamente per essere convenienti in viaggio, come ad esempio Revolut, e averne una potrà farvi risparmiare su tutte le commissioni elencate sopra, così da non dovervi preoccupare. Ve ne parlo meglio in un articolo dedicato -> Le migliori carte di pagamento per un viaggio.
Altri consigli utili per pagare in viaggio
1. Conoscete le vostre carte: tipologie, circuiti, limiti
Oltre alle diverse tipologie di carte di pagamento, ci sono anche differenti circuiti, da Visa e Mastercard fino a Vpay, Maestro ed altri. Perché è importante capire dove si posiziona la vostra carta? Perché non tutte le tipologie funzionano ovunque nel mondo ed è quindi bene non rischiare sorprese spiacevoli in viaggio. Un esempio: alcune carte bancomat non sono abilitate fuori Europa. Se poi state programmando un viaggio a Cuba, è bene sapere che sull’isola vengono accettate unicamente carte Visa o Mastercard.
Le carte di pagamento possono inoltre applicare un limite giornaliero, settimanale e mensile per i prelievi di contanti, soprattutto all’estero. Fate quindi attenzione a verificarlo per non rischiare di avere problemi, specie in quei Paesi dove i pagamenti elettronici sono meno diffusi e dovrete fare più prelievi. Nel caso in cui il limite sia troppo basso, potete contattare la banca per capire se è possibile aumentarlo oppure portare una seconda carta.
2. Fate attenzione alla carta di credito per il noleggio auto
Salvo rarissime eccezioni, per noleggiare un’auto è indispensabile una carta di credito intestata al guidatore principale, con plafond adeguato poiché verrà bloccato un importo corrispondente (di solito) alla franchigia. Attenzione a non confondere carta di credito con carta prepagata, che non viene accettata dalle compagnie di noleggio, e soprattutto attenzione alla disponibilità complessiva: se il plafond viene bloccato per la cauzione diventa indispensabile prevedere una seconda carta per le altre necessità del viaggio.
Trovate più informazioni in merito in questo post: guida completa al noleggio auto in viaggio.
3. Prediligete pochi prelievi più sostanziosi e non accettate la conversione in euro
Dato che vi verrà addebitato qualche euro per ogni transazione, se sapete di aver bisogno di contanti è meglio ritirare una cifra più alta in un’unica soluzione piuttosto che incorrere in più commissioni per tanti piccoli prelievi. Tenete poi a mente che gli sportelli bancari ufficiali sono più convenienti degli ATM Euronet che si trovano fuori dai negozi di diverse località turistiche, di colore blu. Queste macchine sono gestite da società private ed applicano una commissione più elevata, oltre a limitare la cifra disponibile per ogni prelievo. Ad esempio, nel mio ultimo viaggio nelle Filippine gli ATM Euronet di El Nido permettevano prelievi di massimo 10.000 pesos per volta con una commissione fissa di 200 pesos (3€ abbondanti di commissione per un prelievo fino a 164€). Senza considerare il tasso di cambio estremamente sfavorevole: è stato calcolato che di media con questi ATM il proprio denaro finisce per valere circa il 15% in meno di quanto dovrebbe.
Altra nota importante: se al momento del prelievo o del pagamento l’ATM o il POS vi propongono di convertire subito la cifra in euro, rifiutate. Il tasso di cambio che viene applicato dalla banca locale è infatti molto sfavorevole rispetto a quello che applicherà la vostra banca che ha emesso la carta.
4. Meglio non affidarsi a un’unica carta
Infine, se state programmando un viaggio fuori Europa il mio consiglio è di non affidarsi mai a un’unica carta, specie se siete soli – in coppia, ognuno con almeno una carta di pagamento, il rischio si dimezza. Per quanto nella maggioranza delle situazioni tutto funzioni perfettamente, quando si parla di tecnologia sappiamo bene che esiste una remota eventualità che qualcosa non vada come previsto: l’ATM da cui state cercando di prelevare potrebbe essere capriccioso o la vostra carta potrebbe essersi danneggiata in modo impercettibile, a quel punto che si fa? Senza considerare il caso di cauzioni bloccate su carta di credito, per un noleggio auto o anche per un soggiorno in hotel e motel come capita spesso negli USA, che invece di essere sbloccate in pochi giorni potrebbero impedirvi di usare quella carta per un periodo più lungo.
Esistono oggi diversi conti virtuali completamente gratuiti, da gestire tramite app per spostare fondi all’occorrenza con una semplice connessione wifi. Avere almeno una carta di riserva nel portafoglio non vi costerà nulla ma al contrario sarà molto utile per gestire gli eventuali imprevisti.
Ciao! Wow questa cosa sembra molto interessante!!! Andrò subito a vedere come funziona.
Ma è affidabile davvero? Conosci qualcuno che l’ha utilizzata?
Grazie
Anouchka
Sto utilizzando la carta da qualche mese e funziona tutto come indicato nel sito, perció sì, direi che è affidabile!
Grazie per questa informazione che ci hai dato, importantissima per chi cerca di viaggiare sempre low cost! se si può risparmiare qualcosa..perché non farlo?!
Un bacione 😀
Avete proprio ragione, risparmiando qualcosina sulle piccole cose si può sempre riuscire a ricavarne un viaggio in più, giusto? 😉 Un abbraccio!
Ciao, vorrei un’informazione circa questa carta ho visto il sito e mi appaiono solo 18 valute diverse di alcuni paesi…vuol dire che questi sono tutti i possibili cambi o ne posso fare anche altri? Perché per esempio nel mio prossimo viaggio andrò in Croazia e lì le kune non mi compaiono… grazie!
Ciao Valeria, sì per ora le valute sono le 18 di quell’elenco. Spero che continuino ad aggiungerne perchè anche per me sarebbe molto comodo poterla usare in Croazia!