C’era un’esperienza in particolare che aspettavo con ansia nel corso del mio ultimo viaggio, il motivo principale dei giorni trascorsi nel Nord del Paese: poter incontrare gli elefanti in Thailandia.
Sono sicura che un po’ tutti associano l’idea di elefanti in Thailandia a quella di trekking sul dorso dell’animale, è un’immagine che ci è stata venduta per anni come ‘divertente’. Ma in questo gioco in realtà gli elefanti non si divertono affatto, per una lunga serie di motivi.
Perché non bisogna cavalcare gli elefanti in Thailandia
Prima di tutto, l’elefante è un animale selvatico, e come tutti gli animali selvatici dovrebbe poter vivere nel suo ambiente senza il condizionamento dell’essere umano: imporgli invece una vita di lavoro al servizio dell’uomo significa addomesticarlo, un termine cui siamo forse abituati ma che nella realtà indica una serie di azioni molto violente volte a piegare lo spirito di un essere vivente, fino a renderlo docile. In questo articolo di Viaggiare Libera troverete alcuni approfondimenti – anche piuttosto crudi, ma da conoscere per essere più consapevoli: Elefanti Asiatici e turismo: quello che devi sapere.
Una volta addomesticato e sottratto alla sua condizione di libertà, l’elefante viene utilizzato per le escursioni nella giungla o per piccoli spettacoli da circo, al solo scopo di divertire i turisti. Così sorgono nuovi problemi: anche se ci appaiono come animali così imponenti, il dorso di un elefante può reggere un massimo di 100-150 kg a seconda della stazza, in 2 persone su una portantina di legno si è già oltre questo limite. Bisogna sapere poi che un elefante per restare in salute, a causa della sua conformazione fisica, ha bisogno di mangiare moltissimo e di continuo (circa 250kg al giorno), cosa impossibile nei campi che li fanno lavorare fino ad 8-9 ore ogni giorno. Inutile sottolineare, inoltre, che come qualsiasi animale utilizzato da un circo, un elefante che di fronte ai turisti metta in scena uno spettacolo in cui dipinge e gioca a pallone è stato ovviamente sottoposto ad “addestramenti” che comprendono punizioni corporali: spero sia chiaro a tutti ormai che gli animali da circo non si divertono ad intrattenere gli esseri umani con queste attività per loro innaturali, sono semplicemente vittime di torture finché non si piegano all’ubbidienza.
In tutto questo, in realtà non sono da biasimare (o non soltanto) i thailandesi e le popolazioni asiatiche in generale: gli elefanti sono animali molto costosi da mantenere, e nel momento in cui è stato vietato il loro utilizzo per lavori pesanti come il trasporto di legname si è posto il problema di come sopravvivere. Non biasimo nemmeno i primi turisti che qualche decina d’anni fa hanno iniziato ad approfittare di questa esperienza insolita ed apparentemente divertente, come cavalcare un elefante. Molte delle informazioni sulla salute e sul benessere degli animali probabilmente non erano note a chi possedeva un elefante né ai turisti occidentali.
Oggi però abbiamo tutte le informazioni a nostra disposizione ed abbiamo la responsabilità di compiere una scelta consapevole: la scelta di non cavalcare un elefante, perchè può rappresentare una violenza di per sé e perchè certamente contribuisce ad alimentare un sistema fatto di violenza. Così come dovremmo tutti inorridire di fronte ad un parco divertimenti che droga delle tigri solo per permetterci di scattare una fotografia mentre le accarezziamo, dobbiamo tutti comprendere che cavalcare un elefante non è affatto divertente.
Dove incontrare gli elefanti in Thailandia
Elephant Nature Park o Elephant Jungle Sanctuary?
La buona notizia è che c’è un modo migliore e molto più appagante di incontrare un elefante: oggi esistono diversi parchi che se ne prendono cura, in cui tutti i visitatori possono nutrirli, rotolarsi nel fango e poi lavarsi nel fiume insieme a loro. Questi parchi vengono chiamati santuari, sono nati per salvare elefanti prima utilizzati nei “riding camp” o nei campi di lavoro ed oggi permettono di accudire interi branchi che continuano a crescere grazie alla nascita dei cuccioli.
Nei dintorni di Chiang Mai, nel Nord della Thailandia, esistono due strutture principali di questo genere: l’Elephant Nature Park e l’Elephant Jungle Sanctuary. Sono entrambe ottime, personalmente ho scelto la seconda perchè offrivano una visita di mezza giornata che si adattava meglio ai nostri orari pur permettendoci di trascorrere molte ore insieme agli animali, ma l’ENP ha una grande fama ed è consigliato anche da Lonely Planet. In realtà, come ha sottolineato la nostra guida durante la visita (a mio avviso con grande sensibilità poiché ha dimostrato di non essere interessato tanto al profitto economico quanto al benessere degli animali), non è rilevante quale campo sceglierete, che sia l’ENP o l’EJS, o ancora meglio un campo minore e meno pubblicizzato. L’unica cosa davvero importante è non andare in un riding camp, non cavalcare gli elefanti, e sostenere invece chi si impegna per la salvaguardia degli animali: i piccoli campi, magari appena nati, hanno meno risorse e meno recensioni su TripAdvisor, ma svolgono una funzione importantissima poiché le strutture maggiori non hanno la possibilità di accogliere tutti gli elefanti nei loro spazi nonostante continuino ad espandersi. Perciò nel momento in cui sceglierete dove incontrare gli elefanti, non è necessario limitarsi ai due nomi più famosi ma al contrario farete del bene se sosterrete anche i campi minori.
Le attività che vengono svolte sono similari in tutte le strutture: si ha la possibilità di dare da mangiare agli elefanti, poi si passeggia con loro fino a delle pozze di fango in cui amano rotolarsi per proteggere la pelle dal sole, ed infine si entra nel fiume per fare il bagno. I prezzi per la visita di una giornata vanno dai 50€ ai 70€ circa a persona e comprendono il trasporto dall’hotel al campo ed il pranzo: possono sembrare cifre importanti ma vi posso garantire che saranno tra i soldi meglio spesi di tutto il viaggio in Thailandia. Ci sono poche cose divertenti quanto guardare un elefante enorme rotolarsi felice nel fango, come potrebbe fare un cagnolino. E di certo, ci sono poche cose appaganti come guardare questi esseri viventi così straordinari godersi la propria libertà, sapendo di aver fatto qualcosa in prima persona per prendersi cura di loro.
Come mi ha detto la guida del parco riportandoci in hotel: gli elefanti felici fanno cuccioli.
Vi piacciono i cuccioli? Allora rendete felici gli elefanti!
[alert icon=”icon-noicon” title=”” background_color=”#fdb9f6″ text_color=”#000″ ]
Se cercate consigli su cosa fare e vedere a Chiang Mai potete leggere quest’altro articolo oppure la guida di Recyourtrip: cosa vedere a Chiang Mai.
Per l’itinerario completo del mio viaggio in Thailandia invece potete leggere qui: Thailandia in due settimane.
DOVE DORMIRE: a Chiang Mai vi consiglio i Lanna House, bellissimo hotel in stile tradizionale.
[/alert]
Grazie per questo post! Hai scritto cose sacrosante e con i tuoi post sulla Thailandia mi stai aiutando moltissimo nel realizzare il mio itinerario personale 🙂
Grazie a te Luisa per essere passata di qui 🙂 Quasi ti invidio, vorrei essere ancora in fase di pianificazione per ripartire subito per la Thailandia! Sai giá quali saranno le tappe?
Sono completamente d’accordo con te, purtroppo molte persone vanno in campi con i ride a dorso di elefante perche non si rendono conto del danno che fanno. Servirebbero più articoli come il tuo per aumentare la consapevolezza.
Andrò in Thailandia a breve con il mio bambino di due anni ma purtroppo non riuscirò per motivi di tempo ad andare nella zona di chang mai, conosci altri campi che potresti consigliare in altre zone della Thailandia?
Grazie mille Lola, sono convinta che molti siano in buona fede, con gli anni ci sarà sempre più informazione in merito a questi temi – speriamo! So che ci sono sicuramente dei campi nella zona di Phuket se passerai di lì, non conosco invece altre realtà vicino Bangkok. Se trovo qualche contatto ti scrivo!
Grazie mille per il tuo racconto di viaggio! Partirò a breve con il mio ragazzo alla scoperta della Thailandia e mi stavo chiedendo alcune cose, per l’esperienza con gli elefanti hai prenotato prima? o posso fissare direttamente a Chiang Mai ? la mia paura è solo quella di trovare brutto tempo e buttare via soldi. Per quanto riguarda il corso di cucina… lo consiglieresti anche a persone che non hanno molta esperienza in cucina? e il livello di inglese è alto ?
Ciao Ginevra, da quel che so i parchi rimangono aperti anche in caso di maltempo, certo potrebbe non essere altrettanto divertente ma la visita non viene annullata. In ogni caso se non viaggi in altissima stagione puoi pensare di prenotare la settimana prima (all’Elephant Nature Park temo sia impossibile, al Jungle Sanctuary ed altri parchi invece non dovresti avere problemi) così da avere un’idea più chiara del meteo.
Per il corso di cucina te lo consiglio senza alcun dubbio! L’importante è capire un pochino di inglese, parlano con calma in modo da farsi capire da tutti perciò non serve un livello alto, e non c’è bisogno di avere esperienza in cucina 🙂 Più che un corso è una serata divertente in compagnia, ti piacerà!
Ciao complimenti…una domanda il centro di cui parlato si chiama bles??deve essere un acronimo.kathrin una donna lo ha creato un po’ di anni fa…siete stati lì?? grazie mille
Ciao! Io sono stata all’Elephant Jungle Sanctuary perché partivo da Chiang Mai, ma sono nati molti altri centri anche in zone diverse della Thailandia. Dando un’occhiata al sito il BLES mi sembra assolutamente meritevole (niente cavalcate o spettacoli da circo, solo accudimento degli elefanti) ed in più ha il vantaggio di essere in zona Sukhotai dove trovi un sito archeologico meraviglioso. Anzi mi hai dato un bel suggerimento per il prossimo viaggio, grazie 🙂
Ciao , sapresti dirmi se durante la visita nei santuari ( ENP e EJS ) t vengono scattate delle foto con gli animali ?
Ciao Paolo, ti posso rispondere con sicurezza per quel che riguarda il Jungle Sanctuary, ma immagino sia lo stesso anche al Nature Park. C’è un ragazzo del parco che scatta foto a tutti, è molto utile soprattutto nel momento del bagno nel fiume quando macchine fotografiche e cellulari privati è meglio riporli in borsa. Se vuoi qualche scatto in più con gli animali basta chiedere ed è a disposizione, tutte le immagini vengono poi caricare su Facebook o nel sito internet dopo qualche giorno.
Letizia ciao.
Mi sto programmando un giro in Thailandia ( viaggio da solo e non sono un ragazzino come età..) ed una delle tappe potrebbe essere una visita a questi belli immensi bestioni.
La mia idea di base sarebbe…partire da Bangkok in treno (p.8.30 a. 19.30) andare in albergo ed il giorno dopo insieme agli elefanti.
La mia domanda è….in un giorno ci riesco? il treno per tornare a Bgk è alle 17.00.
Grazie e ciao
Ciao Bernardo, sì si può fare ma devi scegliere come me l’escursione da “mezza giornata” che ti riporta a Chiang Mai nel primo pomeriggio. In questo modo hai tutto il tempo per prendere il treno alle 17.00. Hai valutato anche l’aereo anziché il treno? O hai trovato prezzi troppo alti?
Grazie Letizia, il tuo post é stato illuminante, ammetto che ignorantemente la mia intenzione era quella di fare un escursione montando un elefante, ma il tuo post ha fatto quello che avrebbe dovuto fare.. Sensibilizzarmi!!! Quindi grazie.. ora non vedo l’ora di andare per rotolarmi nel fango con loro.. sto organizzando ora il mio viaggio, andrò dal 20 al 30 aprile. Secondo te in dieci giorni è possibile fare sia Nord che sud muovendosi con voli interni?
Grazie mille
Ciao Luca, sono molto felice di sapere che non cavalcherai gli elefanti 🙂 Sono sicura che molti turisti lo fanno appunto per ignoranza e non per crudeltà verso l’animale. 10 giorni non sono moltissimi per un Paese esteso come la Thailandia, però come sempre è meglio di niente! Potresti dividere il viaggio in 3 parti, 2/3 giorni a Bangkok, 3 a Chiang Mai ed altrettanti in un’isola con aeroporto interno, eviterei lunghi spostamenti in barca in modo da ottimizzare le giornate a tua disposizione.
ciao, sto pensando di programmare un viaggio per la settimana prossima.Mi chiedevo se fossero necessari vaccini per stare a contatto con gli elefanti
Ciao Raffaella, no assolutamente non ci sono vaccini particolari da fare per il viaggio.
Ciao Letizia,
mi piacerebbe moltissimo visitare l Elephant Jungle Sanctuary.
ho visto su vari siti che la maggior parte dei tour sono in inglese… purtroppo il mio ragazzo non sa la lingua e io la capisco poco.
mi consiglieresti dei tour con guida italiana?
grazie mille
Ciao Laura, ahimè al momento non conosco tour in italiano, però posso dirti che la spiegazione durante la visita viene svolta in un inglese abbastanza accessibile anche per chi non conosce bene la lingua perciò ti consiglierei di provare comunque. Se poi dovessi imbattermi in qualche tour in Italiano ti scrivo!