Poco più di 100 chilometri da Milano, un viaggio tra risaie a perdita d’occhio, e si arriva in una cittadina chiamata Biella. Meno di cinquantamila abitanti dominati dalle imponenti Alpi Biellesi: ed è proprio su quelle montagne che sorge l’Oasi Zegna.
Negli anni tra le due grandi guerre l’imprenditore tessile Ermenegildo Zelda, profondamente innamorato del suo territorio, decide di impiegare i suoi operai per una grande opera di riqualificazione ambientale intorno a Trivero: prima di tutto costruisce la strada Panoramica, che permette di raggiungere con estrema facilità quella montagna fino ad allora poco vissuta. Mette a dimora 50.000 conifere dove prima esisteva solo terra spoglia, e coinvolge nel progetto il famoso architetto paesaggista Pietro Porcinai per creare la “Conca dei Rododendri”, dove diverse centinaia di piante in questo periodo dell’anno si esibiscono in una spettacolare, coloratissima fioritura.
C’è una definizione che mi piace moltissimo e che trovo particolarmente calzante riguardo a questo grande personaggio del Novecento italiano: mecenate ambientale. Oggi l’Oasi Zegna è la naturale prosecuzione di quel progetto, un enorme parco in cui gli eredi portano avanti quello che era il più grande desiderio di Zegna: rendere la montagna un luogo in cui vivere, una risorsa di cui poter godere. Patrocinata dal FAI come esempio di valorizzazione e tutela ambientale, la montagna ora è un po’ giardino, un po’ laboratorio didattico, un po’ grande centro sportivo e polifunzionale.
Probabilmente sarebbe molto più semplice elencarvi che cosa non potete fare all’Oasi Zegna, perché le attività presenti vanno dallo sport al benessere passando per l’enogastronomia, ma provo a darvi qualche suggerimento sulle possibilità più interessanti. Durante un weekend all’Oasi Zegna potrete:
♦ Fare trekking lungo la fittissima rete di percorsi escursionistici senza mai ripeterli: sono più di 20, per vari livelli di difficoltà.
♦ Noleggiare una mountain bike o esplorare il parco con la propria bicicletta. Per i più esperti esiste un percorso chiamato “Gran Valley Tour” – dai 5 agli 8 giorni – che tocca 8 valli ed i principali passi del sistema alpino tra Piemonte e Valle d’Aosta, raggiungendo i 3.000 mt di quota con l’utilizzo degli impianti di risalita del Monterosa Ski.
♦ Fare corsi di equitazione oppure escursioni a cavallo, con gite da 1 a 5 giorni.
♦ Fare un corso di sci o sperimentare tutti gli sport invernali: snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, passeggiata con le ciaspole.
♦ Fare bunjee jumping dal ponte Colossus, il più alto d’Europa con i suoi 152 metri.
♦ Lanciarsi a tutta velocità sul Rolba Run: un bob a rotelle che scende su pista con un dislivello di oltre 150 metri. Il biglietto singolo (salita in seggiovia, discesa in Rolba Run) costa 5,00€, ma vi consiglio di comprare fin da subito uno dei pacchetti per corse multiple: non riuscirete più a smettere.
♦ Fare Forest Bathing: una forma di medicina preventiva nata in Giappone secondo la quale passeggiare in un bosco può ridurre stress e depressione, abbassare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca, potenziare il nostro sistema immunitario. Merito dei monoterpeni, sostanze volatili rilasciate da determinate foglie. In Europa esistono pochissimi centri in cui poter beneficiare di questa pratica nonostante sia stata inserita tra le 10 tendenze del 2015 in materia di benessere: l’Oasi Zegna con i suoi 3 percorsi si pone come assoluto punto di riferimento del settore.
♦ Gustare i prodotti del territorio con menu studiati a seconda della stagione: in questo periodo primaverile ad esempio è possibile provare piatti a base di fiori.
♦ Rilassarsi al centro benessere al Bucaneve Wellness.
♦ Visitare il museo di Casa Zegna per toccare con mano la storia del celebre lanificio e del suo ruolo nella moda made in Italy.
♦ Fare parapendio, giocare a tennis, provare il Nordic Walking, e mille altre cose ancora.
♦ Provare tutte queste attività in un colpo solo: al Bielmonte Outdoor Festival che si tiene a luglio.