La lingua di roccia di Trolltunga è una delle destinazioni più fotografate in Norvegia e punto d’arrivo di uno dei trekking più celebri del Paese. Una di quelle avventure in cui cimentarsi durante un viaggio a Bergen e dintorni, a patto di essere pronti a faticare un po’. La doverosa premessa a questo articolo è infatti che il trekking a Trolltunga non è per tutti, ma non è nemmeno per pochissimi escursionisti esperti come si legge su qualche guida. È però fondamentale una buona organizzazione e consapevolezza, perciò qui cercherò di raccogliere tutti i consigli e tutto ciò che dovreste sapere se intendete affrontare l’escursione a Trolltunga ed ammirare così uno dei panorami più spettacolari della Norvegia.
Dove si trova la “lingua del troll” in Norvegia
Il nome “Trolltunga” significa letteralmente “lingua del troll”, un nome ben rappresentativo per questa roccia che sembra sospesa nel vuoto 700 metri sopra il lago Ringedalsvatnet. Ci troviamo in Norvegia meridionale e più precisamente vicino alla cittadina di Odda, a circa 130 km o 3 ore di viaggio da Bergen dove si trova l’aeroporto più vicino. Se siete in viaggio tra i fiordi norvegesi, potreste unire il trekking di Trolltunga a un itinerario che comprenda Flam e dintorni, come vi ho raccontato in questo itinerario:
Viaggio in Norvegia: Bergen e i fiordi occidentali
Odda è il centro abitato principale nelle vicinanze del percorso, ma se volete alloggiare il più vicino possibile a Trolltunga il nome da tenere a mente è Tyssedal, qualche chilometro più a nord lungo il Sørfjorden.
Come arrivare a Trolltunga
Per muoversi in Norvegia meridionale l’opzione migliore è noleggiare una propria auto, così da poter esplorare i fiordi in autonomia. E poi diciamolo, guidare su queste strade è un’esperienza di per sé. Per trovare una buona tariffa vi consiglio come sempre di confrontare diversi portali come Autoeurope o Discovercars, qui trovate anche la mia guida al noleggio auto.
In alternativa esistono delle tratte di autobus: Google Maps in questo caso può essere utile per farvi un’idea in base al tragitto da percorrere, ma da Bergen dovrete considerare almeno un paio di cambi.
Escursione a Trolltunga: consigli per organizzare la visita
Dove dormire a Trolltunga
Le strutture ricettive tra Tyssedal e Odda sono davvero poche e diverse hanno recensioni pessime, vi consiglio quindi di bloccare una stanza in zona non appena iniziate a pianificare il viaggio così da essere vicini alla partenza del sentiero già al mattino presto.
Noi abbiamo dormito alla Trolltunga Guesthouse, struttura spartana ma pulita: abbiamo avuto a disposizione un piccolo appartamento con cucina preparandoci così anche la cena, alla reception in caso di necessità si trovano alcune proposte per pasti veloci come pizze surgelate e noodles in scatola.
Fun fact: lo sapevate che proprio la pizza surgelata è considerata (più o meno scherzosamente) il “piatto nazionale” norvegese? Nel Paese ne consumano oltre 45 milioni l’anno, metà delle quali di marca Grandiosa. Il brand è stato il primo a introdurre la pizza surgelata in Norvegia nel 1980 e si è affermato nel tempo anche grazie a celebri jingle pubblicitari.
Trekking di Trolltunga: quant’è lungo il percorso
Il trekking di Trolltunga è lungo almeno 10 km all’andata ed altrettanti al ritorno, lungo uno stesso percorso. La parola chiave è “almeno”: i 10 km partono infatti dal punto più alto, chiamato Mågelitopp, che si può raggiungere parcheggiando la propria auto al P3 o prendendo una navetta dal P2 che si trova più in basso.
Quando in rete trovate indicato a volte che il percorso è lungo 20 km ed altre 27, la differenza è tutta qui: i due parcheggi P2 e P3 distano infatti tra loro 3,5 km. Personalmente vi sconsiglio di percorrere questo tratto a piedi e non solo perché risparmierete così 7 km totali e 400 metri di dislivello sul conteggio di fine giornata, ma proprio perché non ne vale la pena: la strada è asfaltata, con tornanti ad alta pendenza che non aggiungerebbero nulla alla vostra esperienza complessiva.
Prenotare il parcheggio di Trolltunga
La questione parcheggio diventa quindi fondamentale per organizzare la propria visita a Trolltunga. I parcheggi disponibili sono in totale 3:
- Il P1 si trova praticamente a Tyssedal, ha 220 posti auto e costa 300 NOK a giornata (26€). Non è possibile prenotare con anticipo, si paga al momento dell’arrivo alle macchinette automatiche esponendo poi la ricevuta sul cruscotto. Da qui al P2 ci sono 5 chilometri e mezzo, che si possono percorrere con una navetta da 200 NOK andata e ritorno (17,5€) da prenotare online.
- Proseguendo si arriva quindi al P2 o Skjeggedal, 180 posti auto, a valle rispetto alla partenza del percorso. Il costo in questo caso è di 500 NOK (44€), che includono un pedaggio per il tratto di strada tra P1 e P2. Anche qui si paga all’arrivo alle macchinette, senza prenotazione, ed è poi disponibile una navetta fino al P3 al costo di 150 NOK per l’andata e 100 per il ritorno (22€). La salita si può prenotare e pagare online sul sito linkato prima, selezionando l’orario. Per il ritorno, poiché è difficile prevedere l’ora, si paga al momento. Tenete presente che trattandosi di un percorso molto frequentato potreste dover attendere un po’ per trovare posto sulla navetta.
- Dopo una salita di 3,5km si arriva infine al P3 o Mågelitopp, in corrispondenza della partenza del trekking vero e proprio. Questo è il parcheggio a cui dovrete puntare se possibile, ma ci sono solamente 30 posti auto ed è quindi necessario prenotare online con ampio anticipo. Il costo è di 600 NOK (52€) a cui aggiungere il prezzo dei pedaggio da 200 NOK. Una volta arrivati al P2 dovrete quindi prima di tutto pagare il pedaggio, mostrando prenotazione e ricevuta vi apriranno la sbarra per proseguire.
Un altro paio di cose importanti da sapere: il P3 viene aperto solo nella stagione estiva, da inizio giugno a fine settembre. Tra giugno e inizio settembre è possibile accedere solo con prenotazione anticipata, mentre nelle ultime settimane i biglietti vengono venduti unicamente in loco al P2: questo perché in caso di neve la strada potrebbe essere chiusa e non permettere in passaggio in auto. In questo caso, e in generale per tutto l’inverno, non circola nemmeno la navetta tra P2 e P3: se volete visitare Trolltunga tra ottobre e maggio dovrete farlo partendo dal P2.
L’accesso per le auto con prenotazione è consentito per alcune ore del mattino, indicativamente tra le 7 e le 11, ed anche le navette hanno orari limitati, perciò è meglio non pernottare troppo lontani dalla partenza del sentiero se volete visitare Trolltunga partendo dal P3.
Trovate la mappa completa e tutte le info aggiornate sul sito ufficiale.
Quanto costa la visita a Trolltunga
Come avrete capito, l’escursione a Trolltunga ha un costo non irrisorio. Sia che riusciate a trovare spazio al P3 sia che optiate per P2 + navetta, dovrete considerare di spendere almeno 60/70€ per due persone con un’auto. Lo so, è la Norvegia, tutto è caro qui, persino un trekking.
L’opzione più economica sarebbe parcheggiare al P2 e salire a piedi, ma come scrivevo più su non ve lo consiglio. Meglio, se trovate il posto, arrivare al P3: dividendo l’auto tra almeno due persone spenderete 35€ a testa e vi godrete molto meglio l’esperienza.
Quando andare a Trolltunga
Per quanto potenzialmente accessibile tutto l’anno, il periodo migliore per affrontare il trekking di Trolltunga è quello estivo. Durante l’inverno non potrete evitare il primo tratto di strada ed il percorso sarà quindi lungo 27 km tra andata e ritorno. In più, la neve lungo il percorso e le giornate più corte richiedono sicuramente grande attenzione e una preparazione atletica maggiore. In questa stagione viene consigliato di avventurarsi lungo il sentiero solo con appositi tour guidati come questo.
In estate avrete invece la possibilità di godervi il trekking a Trolltunga in autonomia. Se riuscite a viaggiare a giugno o settembre probabilmente troverete meno persone lungo il sentiero – ricordate che Trolltunga è estremamente famosa – ma di contro c’è la possibilità di imbattersi in un po’ di neve. Noi ad esempio viaggiavamo a giugno, nei primissimi giorni di apertura del P3, e lungo il sentiero la neve non si era ancora sciolta del tutto. Ciò ha reso la sfida ancora più tosta, ma con un po’ di attenzione ce l’abbiamo fatta.
Quant’è difficile il trekking di Trolltunga?
Arriviamo quindi alla domanda più difficile: quant’è impegnativo il trekking di Trolltunga? In rete troverete chi lo consiglia solo ad alpinisti provetti e chi al contrario sostiene che sia una passeggiata, e come spesso accade credo che la verità stia nel mezzo. Certamente il sentiero ha alcuni tratti impegnativi e una lunghezza importante, ma affrontato con calma si arriva alla fine. Non è per tutti, certo, ma nemmeno impossibile: mi sento di consigliare il trekking di Trolltunga a chiunque sia in uno stato di forma anche solo discreta.
Nella mia esperienza, nonostante la fatica fisica innegabile, lo sforzo è diventato a un certo punto soprattutto mentale. All’andata è tutto meraviglioso, è il ritorno ad essere complesso: quando inizi a sentire la stanchezza devi importi di proseguire ancora per ore prima di arrivare alla fine. Parliamo in fin dei conti di un trekking da almeno 8-10 ore con circa 400 metri di dislivello (se partite da Mågelitopp), vi servirà pazienza.
Il sentiero è ben segnalato, con tabelle che indicano il raggiungimento di ogni chilometro. Affrontate il percorso con calma, una tabella alla volta, vi assicuro che poi la vista varrà ogni fatica.
Cosa portare con sé per l’escursione
Trattandosi di un trekking molto lungo, è importante partire con il giusto abbigliamento e attrezzatura. Non sono necessarie grandi cose, ma vale la pena ricordarlo per non trovarsi poi con solo jeans e scarpe da ginnastica in valigia.
- Portate un abbigliamento a strati, non ingombrante: t-shirt o maglia termica, maglioncini leggeri o pile, una giacca a vento impermeabile come questa;
- Pantaloni comodi, da trekking vanno benissimo e se avete qualcosa di impermeabile/antivento ancora meglio;
- Scarpe da trekking, impermeabili soprattutto se viaggiate in un periodo in cui è possibile trovare neve sul sentiero. In questo caso potete valutare anche di tenere dei ramponcini nello zaino per ulteriore sicurezza;
- Berretto, per proteggersi dal vento freddo.
Nello zaino dovrete poi avere cibo e acqua per tutta la giornata, poiché lungo il sentiero ovviamente non troverete nulla. Non lesinate sull’acqua e portate qualche snack in più per sicurezza, il sentiero è lungo e potreste aver bisogno di recuperare. Meglio poi avere una powerbank per caricare il telefono in caso di necessità.
Ammirare il panorama di Trolltunga
Una volta arrivati fin qui, non vi resta che godervi uno dei panorami più spettacolari della Norvegia. Per scattare la vostra foto sulla lingua di troll dovrete mettervi in fila e attendere un po’, ma come dicevo: Trolltunga è estremamente famosa e frequentata perciò sarebbe strano il contrario. Se soffrite di vertigini non temete, da vicino la roccia appare molto meno “sospesa nel vuoto” di quanto sembra in foto.
Vi lascio infine con un paio di link, in caso vogliate vivere l’esperienza dell’escursione a Trolltunga in modo più originale. Ci sono dei tour a cui potete unirvi: è possibile ad esempio arrivare alla lingua di troll dal basso attraverso una ferrata, o ancora scegliere di pernottare in tenda dopo aver ammirato Trolltunga al tramonto.