C’è un detto che recita “Sfortunato al gioco, fortunato in amore“: ecco, credo di essere stata fortunata in amore perciò non mi posso aspettare di esserlo anche al gioco. Però sono anche ottimista di natura, così quando mi imbatto in un concorso – specie se si tratta di viaggi – partecipo sempre: finalmente, dopo anni di “ma sì, non si sa mai”, a dicembre ho provato l’ebbrezza di rispondere a quella telefonata che tutti vorremmo ricevere prima o poi.
Buongiorno, sono felice di comunicarle che ha vinto un viaggio in Israele. Può partire tra due settimane?
Poco più di un mese prima osservavo Israele al di là del confine giordano, dal Monte Nebo, dalle coste del Mar Morto e del Mar Rosso, era sempre lì. Vicino eppure lontano: troppi permessi e burocrazia per attraversare quella linea immaginaria e poi rientrare in Giordania, avrei visitato il Paese in un altro momento. E grazie ad un concorso di “Israele in Italia” quel momento è arrivato prima di quanto mi aspettassi.
In un weekend in Israele si riescono a visitare le due città principali del Paese, Tel Aviv e Gerusalemme, distanti tra loro solo un’ora d’autobus. Solo un piccolo assaggio, ma capace di far amare questa terra con una storia millenaria, fatta di contrasti ma proprio per questo ricca di fascino, un ponte tra tre diverse grandi religioni e tra Oriente ed Occidente. Non da ultimo, una terra in cui anche in un weekend di metà dicembre ci si può godere un piacevolissimo clima primaverile. Ecco quindi di seguito tutte le informazioni di cui avrete bisogno per organizzare uno splendido weekend in Israele: come arrivare, cosa vedere a Tel Aviv e Gerusalemme, come spostarsi, dove dormire e cosa mangiare.
Come arrivare a Tel Aviv
Oltre all’ottima compagnia di bandiera El-Al, esistono diversi collegamenti low cost tra l’Italia e l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv:
- Easyjet con volo da Milano Malpensa
- Ryanair e Wizz Air con volo diretto da molte città italiane
- Pegasus con scalo a Istanbul
Preparatevi a controlli molto scrupolosi dei vostri bagagli, volti a garantire la massima sicurezza: vi verranno anche fatte una serie di domande per confermare che abbiate preparato voi stessi il bagaglio, che non trasportiate armi e che nessuno vi abbia chiesto di portare con voi oggetti che non vi appartengono. Guardando i timbri sul passaporto potranno anche chiedervi informazioni sui Paesi arabi visitati – qualora lo aveste fatto – ma si tratta di pure formalità di cui non preoccuparsi troppo. A proposito di passaporti, da alcuni anni non viene più apposto il timbro israeliano all’arrivo perciò non dovrete preoccuparvi di questo in vista dei successivi viaggi in Paesi che non riconoscono l’autorità dello stato ebraico: all’arrivo vi verrà consegnato un piccolo foglietto che vale come visto d’ingresso, dovrete conservarlo con cura e riconsegnarlo alla partenza.
Cosa vedere a Tel Aviv
Da Tel Aviv non mi aspettavo nulla, anzi, l’averla sentita troppe volte elogiare per la sua mondanità e vita notturna mi faceva temere che avrei faticato a trovare una mia dimensione in città. Ma la verità è che non si può non amare una città piena di sole, dove si vive in simbiosi con il mare. Ad ogni ora la costa è un’invasione: si cammina, corre, pedala, si gioca, si mangia e si fa shopping, tutto sul lungomare lungo oltre 10 km. Il modo migliore per esplorare la città è proprio noleggiare una bici con il comodo servizio di Tel-O-Fun e pedalare tra le attrazioni principali.
Da non perdere una visita alla storica Jaffa, città antichissima dal cui porto transitavano i pellegrini diretti a Gerusalemme, abitata per secoli dalla comunità araba e poi trasformata in un quartiere di artisti e gallerie. La Tel Aviv moderna, invece, fondata solo agli inizi del ‘900, è costellata di edifici Bauhaus costruiti dagli ebrei tedeschi emigrati negli anni ’30 in fuga dal nazismo ed oggi tutelati come patrimonio UNESCO. Altre tappe da non perdere sono il Sarona Market, uno dei mercati coperti più belli che abbia visitato finora, ed il quartiere di Neve Tzedek, abbandonato per diversi decenni ed ora riqualificato da negozi e locali con un’atmosfera provenzale. Nel mezzo, non potrete non imbattervi in Rothschild Boulevard, il lungo viale alberato che attraversa tutto il centro di Tel Aviv.
Tel Aviv è giovane e moderna, sia perchè la sua storia è recentissima sia perchè la gran parte delle persone che incontrerete per strada sono ragazzi provenienti da ogni parte d’Europa e del mondo: una città piena di energia, multiculturale, vissuta tra sport e start-up che rendono Tel Aviv un po’ Miami e un po’ Silicon Valley.
Cosa vedere a Gerusalemme
Agli antipodi rispetto a Tel Aviv sotto un milione di punti di vista c’è il vero cuore di Israele: Gerusalemme. Senti pronunciare il suo nome per tutta una vita, nei racconti di mille storie, e d’un tratto ti ritrovi ad attraversare le sue mura intrise di fede. Gerusalemme è un crocevia di religioni e culture, una città in delicatissimo equilibrio, un balletto sul filo tra le tradizioni delle grandi fedi monoteiste. Nel centro storico della città convivono a poca distanza tra loro i luoghi più sacri delle tre grandi religioni: il muro del pianto ebraico, il Santo Sepolcro cristiano e la spianata delle Moschee islamiche. In quest’ultimo sito non vi sarà possibile entrare se come noi visitate la città di venerdì, purtroppo l’esercito presidia il perimetro perciò è impossibile anche semplicemente scattare una foto – ma sarà un’ottima scusa per tornare ad immergersi nell’atmosfera unica ed emozionante di Gerusalemme in futuro.
All’interno delle mura si distinguono quattro diversi quartieri: ebraico, cristiano, musulmano ed armeno. Ci si ritrova a camminare in punta di piedi per timore di risvegliare quei conflitti sopiti, ma uscendo dal centro e camminando per le vie più moderne è facile rendersi conto che nonostante tutto Gerusalemme è viva, rumorosa e piena di colore nei suoi mercati arabi e soprattutto nell’affollato mercato coperto di Machane Yehuda.
Se vi rimane del tempo a disposizione, merita una visita il Monte degli Ulivi da cui si gode di una splendida vista su tutta Gerusalemme: si raggiunge in circa mezz’ora di camminata, con l’autobus n. 75 dalla Porta di Damasco oppure in taxi.
Info utili
Come spostarsi tra Tel Aviv e Gerusalemme
Il modo più semplice ed economico per spostarsi tra Tel Aviv e Gerusalemme è senz’altro l’autobus, che parte ogni 30 minuti circa ed impiega un’ora. Il biglietto costa 16 ILS a tratta e si compra direttamente all’imbarco, meglio avere quindi denaro contante. In realtà esiste anche una linea ferroviaria, che per molti motivi spesso tenderei a preferire rispetto agli autobus, ma in questo caso oltre ad essere più costosa è sconsigliabile perchè impiega quasi il doppio del tempo, circa 1 ora e 45 minuti.
Ricordate che i mezzi pubblici non circolano durante lo Shabbat, ovvero dal tramonto del venerdì fino a quello del sabato: se viaggiate di venerdì fate quindi attenzione e verificate in anticipo l’orario dell’ultimo autobus nel pomeriggio, che in inverno parte per le 16.30/17.00. Se proprio doveste perderlo rimane un’ultima alternativa: i taxi collettivi (“monit sherut“) spesso sono guidati da arabi israeliani, che non festeggiano lo shabbat e continuano quindi a circolare dopo il tramonto. Il costo è di circa 64 ILS a tratta.
Per gli spostamenti interni, invece, a Gerusalemme circola un comodissimo servizio di metropolitana leggera che porta dalla stazione fino al centro cittadino, il biglietto si può acquistare alle macchinette automatiche presenti ad ogni fermata e costa 6 ILS a tratta. Ricordate di validare il biglietto a bordo per non incorrere in sanzioni. Anche in questo caso, ci sono corse ogni 5 o 10 minuti a seconda degli orari ma il servizio si interrompe prima dello Shabbat per poi riprendere circa un’ora dopo il tramonto del sabato. A Tel Aviv sono presenti diverse linee di autobus, mentre un treno congiunge l’aeroporto Ben Gurion con le stazioni di scambio – come HaHagana e HaShalom – da cui prendere poi un autobus o taxi per la vostra destinazione finale. Il tragitto dura meno di 15 minuti ed il biglietto costa 13,5 ILS a tratta (o 21,5 ILS andata e ritorno). Una volta arrivati in città il mio consiglio è però di spostarvi a piedi o con le comode biciclette a noleggio di Tel-O-Fun.
Dove dormire a Tel Aviv
Con un weekend a disposizione, e considerando che transiterete dall’aeroporto Ben Gurion, la cosa più semplice è dormire a Tel Aviv e spostarsi a Gerusalemme in giornata, anche se questa seconda città meriterebbe senz’altro una visita più approfondita – per rimediare, spero di organizzare presto un piccolo on the road attraverso Israele che mi consenta di vedere anche altre località del Paese.
L’intero lungomare di Tel Aviv rappresenta la zona migliore della città in cui scegliere la propria stanza, vi posso consigliare ad esempio il Peer Boutique Hotel.
Cosa mangiare
La base della cucina tipica israeliana coincide con la tradizione gastronomica libanese: troverete quindi falafel, hummus, ma anche molta carne arrosto e shawarma di origine araba. Tel Aviv è però una città cosmopolita, una di quelle in cui più che un ristorante tradizionale è facile trovare decine di locali che servono cucina da ogni parte del mondo.
In entrambe le città non perdetevi una visita ai ricchi mercati coperti: il Sarona Market a Tel Aviv ed il Machane Yehuda a Gerusalemme.