Migliaia di chilometri di coste, scogliere, immensi pascoli verdi e città coloratissime: l’Irlanda è uno di quei luoghi che chi come me ama gli on the road sogna per anni. Ecco quindi il consueto itinerario con tutte le informazioni pratiche ed i consigli per organizzare un viaggio lungo le strade dell’isola di Smeraldo. Cosa vedere in Irlanda in 10 giorni on the road.
- Date: 19-30 aprile 2019
- Voli: Aer Lingus Venezia-Dublino, costo a/r 98€ a testa prenotando a dicembre 2018.
- Alloggio: media di 55€ a notte per camera matrimoniale, in alcuni casi con colazione
- Noleggio auto: 128€ per 9 giorni di noleggio, con ritiro e consegna a Dublino (+ 252€ per assicurazione completa)
- Chilometri percorsi: 2450
- Carburante: 195€ totali. La benzina costa di media 1,45€ al litro.
- Tappe: per la notte Dublino, Belfast, Derry, Sligo, Galway, Killarney, Cork.
- Valuta: euro nella Repubbica d’Irlanda, sterlina nell’Irlanda del Nord
- Guide da acquistare: Rough Guide o Lonely Planet
Ultimo aggiornamento: marzo 2023
Cosa vedere in Irlanda: le tappe giorno per giorno
- Giorno 1 -> Volo e arrivo a Dublino
- Giorno 2 -> Dublino
- Giorno 3 -> Ritiro auto, spostamento e visita Belfast
- Giorno 4 -> Causeway Coastal Route, notte a Derry
- Giorno 5 -> Donegal, Slieve League. Notte vicino Sligo
- Giorno 6 -> Achill Island, Westport, Kylemore Abbey. Notte vicino Galway
- Giorno 7 -> Galway, Burren, Cliffs of Moher. Notte vicino Killarney
- Giorno 8 -> Penisola di Dingle. Notte vicino Killarney
- Giorno 9 -> Ring of Kerry. Notte vicino Cork
- Giorno 10 -> Cork, Kinsale, Cobh. Notte vicino Cork
- Giorno 11 -> Rientro a Dublino con tappa a Kilkenny
- Giorno 12 -> Volo di rientro di prima mattina
GIORNO 1 -> Arriviamo a Dublino nel tardo pomeriggio, dopo aver lasciato i bagagli in stanza raggiungiamo la città per cena e per una prima passeggiata in centro.
GIORNO 2 -> Giornata dedicata alla scoperta di Dublino. Come prima cosa ci mettiamo in fila al Trinity College per visitare la Old Library, siamo lì prima dell’apertura ed entriamo in pochi minuti ma durante la giornata le code diventano lunghissime. Vi consiglio caldamente di prenotare online (il costo ad oggi è di 18,50€). Nel pomeriggio ci uniamo ad un walking tour prenotato su Civitatis che per quasi tre ore ci accompagna alla scoperta delle maggiori attrazioni del centro: se come noi avete poco tempo a disposizione ve lo consiglio, è un ottimo modo per conoscere diversi aspetti – anche storici – della capitale Irlandese. Abbiamo scelto il tour completo in italiano, ma se preferite c’è anche il tour gratuito (solo in inglese) o ancora il tour in barca sul fiume Liffey.
Il centro di Dublino è abbastanza raccolto e si gira tranquillamente a piedi, ma ha anche una rete di autobus e trasporti pubblici molto sviluppata per i momenti di stanchezza o gli spostamenti più lunghi. Si paga in base al numero di fermate perciò dovrete comunicare all’autista dove volete andare per avere conferma della cifra. L’importo massimo (anche per corse da e per l’aeroporto) è di 3.30€ ma dovrete necessariamente avere la cifra precisa e solo in monete, non è possibile pagare in contanti né è previsto resto. Un sistema abbastanza fastidioso, cui si può ovviare acquistando la tessera Leap: 8€ per viaggi illimitati 1 giornata, 16€ per 3 giorni, 32€ per una settimana.
GIORNO 3 -> Riprendiamo l’autobus per l’aeroporto, dove ritiriamo l’auto a noleggio ed iniziamo ufficialmente il nostro on the road irlandese dirigendoci a nord. Dedichiamo la giornata a Belfast, passeggiando tra il centro ed il Titanic Quarter, peccato che si tratti di una città fantasma: è Pasqua e avremo modo di capire che in Irlanda è una cosa seria (le scuole chiudono 2 settimane ed in generale molti negozi e locali rimangono chiusi da Pasqua fino al martedì). I luoghi d’interesse turistico erano regolarmente aperti, ma sembrava davvero di passeggiare in una città deserta. Anche qui se volete potete partecipare a un walking tour, con particolare attenzione al ruolo politico della città durante i conflitti in Irlanda del Nord.
Da qualche anno l’attrazione più famosa di Belfast è sicuramente il Museo del Titanic, struttura modernissima che ripercorre la storia del transatlantico nel luogo in cui è stato costruito. Noi non l’abbiamo visitato perché non ci interessava ma se vi piace il genere pare sia realizzato molto bene. Notte a Belfast.
GIORNO 4 -> Al mattino percorriamo il Gobbin’s Path, un sentiero panoramico sul mare che si sviluppa tra passerelle, ponti e grotte. È necessario prenotare online poiché si accede in piccoli gruppi accompagnati da una guida, il costo è di 20£ a persona e l’escursione completa di briefing iniziale dura circa due ore e mezza. Non fatevi spaventare dalle mille raccomandazioni presenti nel sito e ripetute in loco: il sentiero è lungo meno di 3km, con pochi dislivelli e molto, molto semplice da percorrere. Le guide sono piuttosto fiscali in merito alle calzature che a loro avviso devono essere tecniche, con supporto alla caviglia, anche se non è assolutamente necessario per questo percorso. Se non le avete, potrete noleggiare degli scarponcini a 5£.
Ne vale la pena? Se avete tempo a disposizione, sì, il percorso tra le scogliere è davvero scenografico. Siamo stati un po’ infastiditi dalla rigidità delle guide che per non sforare i tempi, evidentemente serrati, consentivano a malapena di fermarsi per scattare qualche foto… ma magari siamo solo stati sfortunati.
Ci rimettiamo in viaggio e nel pomeriggio facciamo tappa in alcuni dei luoghi più famosi dell’Irlanda del Nord: Dark Hedges, Carrick-a-Rede e Giant’s Causeway. Gli accessi sono in tutti e tre i casi gratuiti: a Carrick-a-Rede si paga un biglietto solamente per percorrere il ponte di corda, mentre è gratuito parcheggiare e passeggiare lungo tutto il sentiero. Se desiderate attraversare il ponte vi raccomando di prenotare online, perché nei giorni di alta affluenza potreste non trovare più biglietti disponibili: gli accessi sono suddivisi per orario, se prenotate ad esempio per l’intervallo 10.00-11.00 potrete presentarvi alla biglietteria dalle 10.00 alle 10.45 massimo (così da avere il tempo sufficiente per raggiungere a piedi il ponte di corda, distante qualche minuto a piedi).
A Giant’s Causeway invece non è richiesto un biglietto ma è a pagamento il parcheggio del centro visitatori (11£ per ogni persona in auto, prezzo che include l’accesso all’esposizione del centro visitatori stesso). Potete ovviare cercando un altro parcheggio all’esterno ed entrando a piedi o utilizzando gli spazi di fronte all’hotel – in questo caso magari consumate qualcosa al bar per correttezza. Raggiungiamo infine Derry per la notte.
Altre cose da vedere in zona: Dunluce Castle, Mussenden Temple
GIORNO 5 -> Visitiamo Derry, il centro principale degli scontri durante i Troubles, con i suoi famosi murales e soprattutto con il toccante Museum of Free Derry dedicato alla Bloody Sunday, gestito da volontari che in diversi casi sono proprio dei sopravvissuti di quel tragico evento (ingresso: 8£). Ci rimettiamo poi in auto e salutiamo l’Irlanda del Nord, dirigendoci verso il territorio del Donegal.
Da qui iniziamo a percorrere lunghi tratti della Wild Atlantic Way, il più esteso itinerario costiero che attraversa le coste nord, ovest e sud per 2500 km. Tappe della giornata sono Narin Beach, la cittadina di Ardara – celebre per la produzione di lana, in zona le pecore sono onnipresenti – dove ci fermiamo per pranzo, e le scogliere di Slieve League, alte oltre 600 metri. Sono sicuramente meno scenografiche delle Cliffs of Moher ma meritano la visita: seguendo le indicazioni per il punto panoramico arriverete ad un primo parcheggio, da lì è possibile proseguire a piedi per circa 30/40 minuti (in salita) oppure anche in auto aprendosi il cancello e richiudendolo dietro di sé.
Arriviamo fino a Ballinful dove abbiamo prenotato per la notte, poco distante dalla cittadina di Sligo che raggiungiamo per cena.
Altre cose da vedere in zona: Malin Head, Glenveagh Castle, Streedagh Point
GIORNO 6 -> Guidiamo un paio d’ore per raggiungere la nostra prima tappa, Achill Island: la più grande isola al largo dell’Irlanda, amata dai turisti locali per le sue belle spiagge e dai surfisti per le sue onde. È collegata al resto del territorio irlandese da un ponte perciò non sono necessari traghetti. Dopo aver guidato lungo strade decisamente panoramiche ed essere arrivati fino a Keem Bay, all’estremità dell’isola, ritorniamo sui nostri passi e raggiungiamo Westport per pranzo.
Se gran parte dei paesini che incontrerete lungo la strada in Irlanda si compongono di una manciata di case, un paio di pub e qualche attività commerciale, ci sono delle destinazioni che qui chiamano “foodie town”: cittadine dove la proporzione tra ristoranti e case si inverte e dove sarebbe davvero un gran peccato non trovarsi ad ora di pranzo/cena. Westport è una di queste: una bella cittadina coloratissima e ricca di locali, cercate di passarci ad orario dei pasti o almeno per una fetta di dolce.
Nel pomeriggio proseguiamo guidando attraverso il Connemara e facciamo un’ultima tappa a Kylemore Abbey, una bella residenza immersa nel verde famosa soprattutto per i suoi giardini. Arriviamo a meno di un’ora dalla chiusura perciò riusciamo a visitare solo questi ultimi e non l’interno, ora abbazia, e la chiesetta gotica. L’aspetto positivo è che approfittiamo in questo modo di un biglietto scontato a 9,50€, ma non saprei indicarvi da quale ora diventa disponibile la late admission poiché il sito ufficiale non ne parla. Tutto considerato, dato che è possibile visitare solo una piccola parte anche dell’interno, si tratta di un luogo carino ma i 16€ del biglietto pieno mi sembrano tanti. Notte vicino a Galway.
Altre cose da vedere in zona: Connemara National Park, Sky Road, Renvyle Peninsula
GIORNO 7 -> Facciamo una passeggiata a Galway, città molto viva e piena di locali che purtroppo la pioggia ci aveva impedito di vedere la sera precedente. Guidiamo poi attraverso il Burren, una stranissima distesa di roccia calcarea, prima di arrivare a Doolin per pranzo. Doolin è la porta d’accesso alle isole Aran, che in questo viaggio scegliamo di non visitare per mancanza di tempo ma che sono una destinazione molto apprezzata dai turisti, ed anche alle Cliffs of Moher nel caso in cui voleste vederle dal mare. La gita in barca è interessante e se avete tempo ve la consiglio, ma la visuale migliore rimane quella che si ha dall’alto.
Dopo pranzo arriviamo quindi alle scogliere più celebri d’Irlanda, uno spettacolo incredibile che merita tutta la sua fama. Attenzione perché è facile trovare informazioni errate in merito all’ingresso: l’accesso alle Cliffs of Moher è assolutamente gratuito, si tratta di un sentiero ed in quanto tale è libero. Sono invece a pagamento l’accesso al nuovissimo centro visitatori ed il parcheggio.
Per tutte le informazioni su come arrivare e visitare le scogliere vi rimando all’articolo dedicato -> Visitare le Cliffs of Moher
Noi ci siamo diretti a Guerin’s Path, poco più avanti rispetto al centro visitatori arrivando da Doolin, dove il parcheggio costa 5€ a persona. Prevedete un tempo sufficiente per la visita alle Cliffs of Moher, almeno un paio d’ore per percorrere parte del sentiero e godervi il panorama con calma.
Ci aspetta qualche ora d’auto per raggiungere la nostra base per le prossime due notti, vicino Killarney, e decidiamo invece di percorrere la strada attraverso Limerick di utilizzare il traghetto Killimer-Tarbert (vedi nota successiva “Guidare in Irlanda”).
Altre cose da vedere in zona: Isole Aran, Limerick
GIORNO 8 -> Sta arrivando una grossa tempesta, Storm Hannah, la fase peggiore arriverà dopo le 18.00 ma il clima è pessimo per l’intera giornata. Tutto sommato riusciamo comunque a vedere ciò che ci eravamo prefissati, ovvero il percorso ad anello intorno alla penisola di Dingle, anche se chiaramente la pioggia ed il vento fortissimo non ci permettono di goderci appieno il paesaggio. Anche Dingle è una foodie town, ci fermiamo in città per colazione e poi a pranzo dopo il giro della Slea Head. Rientriamo in stanza presto e attendiamo che passi la tempesta.
GIORNO 9 -> Dopo le Cliffs of Moher, uno dei luoghi più famosi d’Irlanda è senz’altro il Ring of Kerry, un percorso ad anello che si snoda intorno alla più famosa delle penisole della costa ovest. Il Ring of Kerry vero e proprio misura circa 180km, ma ci sono poi diverse deviazioni da aggiungere al percorso: su consiglio di alcune persone del posto decidiamo di procedere in senso antiorario fino a Cahersiveen e prendere il traghetto per Valentia Island (9€ sola andata). Dopo aver esplorato un po’ l’isola rientriamo attraverso il ponte e pranziamo a Portmagee, un villaggio di pescatori, prima di percorrere il Ring of Skellig con tappa alle Cliffs of Kerry (4€ a persona). Ci ricongiungiamo infine con il Ring of Kerry e proseguiamo fino ad alcuni dei punti più panoramici, Molls Gap e Ladies View.
Il Ring of Kerry è un percorso spettacolare, un on the road da manuale che attraversa panorami incredibili. C’è tutta l’Irlanda al suo interno, dalle colline verdissime a spiagge e scogliere, isole e minuscoli traghetti, per poi ritrovarsi tra paesaggi di montagna nel parco nazionale di Killarney. Ma l’ultima deviazione della giornata è probabilmente una delle strade più belle mai percorse in assoluto: parlo del Gap of Dunloe, una decina di chilometri spettacolari che scendono dal Kate Kearney’s Cottage verso la Black Valley.
Noi ci siamo arrivati tra le 18 e le 18.30 per poi tornare indietro lungo la stessa strada e raggiungere Killarney per cena, e tutto sommato credo sia una buona scelta. Il Gap of Dunloe è una strada abbastanza stretta e di mattina viene percorsa a piedi, in bicicletta o a cavallo, come parte di escursioni in partenza da Killarney; in alta stagione è anche possibile che l’accesso venga chiuso alle auto ed in ogni caso bisogna prestare continuamente attenzione al traffico in direzione opposta perché in molti tratti è impossibile circolare insieme nei due sensi di marcia. In quell’orario abbiamo invece avuto il Gap (quasi) tutto per noi.
Dopo la cena a Killarney (altra foodie town) ci dirigiamo a Cork dove trascorreremo le prossime due notti.
Altre cose da vedere in zona: Michael Skellig, Derrynane Beach, Parco Nazionale di Killarney
GIORNO 10 -> Salutata la costa ovest irlandese visitiamo tre città nel sud del Paese: Cork, Cobh e Kinsale. Cork è la seconda città d’Irlanda dopo Dublino, ma tutto sommato non ci comunica moltissimo a differenza della bella capitale. Tappa da non perdere è però l’English Market, un mercato coperto di fine Ottocento dove potrete anche mangiare qualcosa al piano superiore. Di domenica è chiuso perciò rimandiamo questa visita al giorno successivo.
Cobh, nella storia uno dei porti più importanti d’Irlanda, ha un bella passeggiata sul lungomare e per gli appassionati anche un altro museo dedicato al Titanic (che qui fece l’ultima sosta prima di partire verso gli Stati Uniti).
Kinsale infine è la foodie town per eccellenza: viene considerata la capitale gastronomica d’Irlanda e nel mese di ottobre ospita il Gourmet Festival, perciò inutile che vi dica che passare di qui senza fermarsi a mangiare in uno dei suoi numerosi ristoranti sarebbe davvero sciocco. Kinsale è anche il punto finale – o iniziale – della Wild Atlantic Way, perciò dopo aver seguito lunghi tratti del percorso a partire dal Donegal arrivare a Kinsale è la degna conclusione del nostro on the road.
Altre cose da vedere in zona: Beara Peninsula
GIORNO 11 -> È il giorno del lungo rientro verso Dublino. Ci fermiamo a Cork per visitare l’English Market e poi facciamo una tappa a Kilkenny, grande città medievale. La sera riconsegniamo l’auto in aeroporto, dato che all’indomani ci attende un volo di rientro alle 7.30 del mattino abbiamo prenotato un hotel poco distante.
Informazioni e consigli generali
Quanti giorni servono
L’Italia da nord a sud è lunga poco più di 1000 km, mentre la sola Wild Atlantic Way (che va dal Donegal a Kinsale lungo la costa ovest) ne conta 2500. Già questa proporzione può farvi capire che un on the road in Irlanda richiede necessariamente del tempo, ma come sempre tutto dipende da ciò che più desiderate visitare e soprattutto non è detto che dobbiate girare l’intero Paese in un solo viaggio. In generale, per una visita a Dublino e qualche giorno alla scoperta dei panorami irlandesi vi consiglio almeno 7 giorni di viaggio, ma non vi annoierete di certo anche con 10 o 15 giorni a disposizione.
Quando andare
Il clima irlandese è imprevedibile, meglio accettarlo ed essere pronti: non importa quando partirete, dovrete comunque sopportare delle giornate di pioggia. La buona notizia è che spesso non si tratta di ore di pioggia ininterrotta, quanto piuttosto di brevi acquazzoni, perciò non disperate se l’app del meteo prevede maltempo: la giornata potrebbe ancora riservarvi di tutto, compresi sole e tempesta a distanza di pochi minuti.
Nel nostro caso siamo partiti ad aprile, uno dei mesi meno piovosi dell’anno secondo le statistiche, e nonostante il passaggio di Storm Hannah che ha notevolmente abbassato le temperature tutto sommato credo siamo stati fortunati: in 11 giorni di viaggio ne abbiamo avuti 2 e mezzo di pioggia.
In generale, i mesi consigliati vanno da aprile a ottobre per avere temperature discrete ed un buon numero di ore di luce, ma preparatevi sempre a qualche acquazzone, prevedete un minimo di flessibilità nel caso in cui il maltempo vi costringa a cambiare programmi, e soprattutto non dimenticate di portare con voi un buon impermeabile ed un berretto per proteggervi dal vento freddo. Fidatevi, io avrei tanto voluto avere con me anche dei guanti.
Integrazioni e modifiche all’itinerario
Un itinerario on the road è sempre la ricerca di un compromesso tra il tempo (spesso poco) a disposizione ed il desiderio di vedere più cose possibili tra quelle cui siamo interessati, perciò non esiste una formula perfetta uguale per tutti. Ci sono così tante cose da fare e vedere in Irlanda che si potrebbe concentrare un itinerario di 10/15 giorni solo nella parte nord o solo nella costa ovest.
Questo per dirvi che, come sempre, quello descritto non è l’unico itinerario possibile né di certo è il migliore possibile: si guida molto, soprattutto in alcune giornate, e si trascurano delle zone in cui sicuramente varrebbe la pena fermarsi di più. Però al contempo si visitano molti dei luoghi e dei paesaggi più famosi d’Irlanda, attraversando diverse province e riuscendo quindi ad ammirare le differenze tra una zona e l’altra.
Per ogni giornata vi ho segnalato in uno specchietto altre cose da vedere, tappe che noi non abbiamo toccato perché non avevamo abbastanza tempo o non ci interessavano e che voi potete invece aggiungere al vostro itinerario.
Quanto costa un viaggio in Irlanda
L’Irlanda non è una delle destinazioni più economiche in cui organizzare un viaggio, ma con un po’ di attenzione può essere accessibile a tutti. Si trovano con facilità voli low cost da tutte le principali città italiane a Dublino con Aer Lingus o Ryanair, da certe località si può volare anche a Belfast con Easyjet. Le principali voci di spesa saranno poi il noleggio auto, indispensabile per esplorare davvero l’Irlanda, e l’alloggio: per entrambi questi aspetti vi rimando agli approfondimenti qui sotto, considerate comunque 200-300€ per un noleggio di una settimana e circa 60/70€ a notte per una camera doppia.
Per i pasti abbiamo speso tra i 25€ ed i 35€ in due, ordinando una portata principale a testa e bevendo acqua. Ricordate che l’acqua di rubinetto (“tap water”) è sempre gratuita e ve la porteranno al tavolo anche se non la chiedete, i prezzi sui menu includono già le tasse e non va aggiunto coperto. A parte, invece, è la mancia che potete decidere di aggiungere: in Irlanda è gradita ma i camerieri non ci hanno mai chiesto di lasciarla, al contrario di quanto era accaduto per esempio a Praga poche settimane fa.
Al di fuori di queste voci non avrete grosse spese, poiché gran parte dei luoghi d’interesse in Irlanda sono all’aperto e non prevedono biglietti d’accesso.
Noleggio auto in Irlanda
L’Irlanda è una delle destinazioni on the road per eccellenza. Non si può visitare fermandosi alla sola Dublino, dovrete lasciare la capitale e perdervi tra i paesaggi che hanno reso famosa “l’isola di Smeraldo”, ma senza un mezzo proprio a disposizione vi sarà davvero difficile. Esistono degli autobus (pochi) ed esistono delle gite organizzate – gettonatissima ad esempio la Dublino-Cliffs of Moher in giornata, che non vi sconsiglierò mai abbastanza – ma il bello dell’Irlanda è guidare, perdersi in qualche strada secondaria, fermarsi ogni cinque minuti a scattare fotografie e dormire in un B&B in mezzo al nulla.
Prima di prenotare la vostra auto a noleggio vi consiglio di fare una ricerca su DiscoverCars, che con pochi click consente di confrontare le migliori offerte di decine di compagnie presenti nelle principali città d’Irlanda. Assicuratevi che il noleggio preveda chilometraggio illimitato e per sicurezza aggiungete l’assicurazione completa con annullamento della franchigia. Per una settimana di noleggio di un’auto standard prevedete almeno 200-300€ cui aggiungere il costo del carburante, nel nostro caso quasi 200€ per 2500 km con una Seat Ibiza a benzina. Ad ogni modo DiscoverCars ha un comodo specchietto che vi consente di individuare quali sono i mesi più convenienti per il noleggio auto in Irlanda ed anche di avere diverse informazioni utili su questa destinazione: quanto costa di media la benzina, quali sono i limiti di velocità, qual è il tasso alcolemico consentito.
Attenzione perché in Irlanda alcune compagnie di noleggio prevedono cauzioni molto alte su carta di credito, anche fino a 1500/2000€. Si tratta di una cifra che varia di molto da una compagnia all’altra, con Alamo ad esempio ci sono stati bloccati solo 250€, e quasi sempre se acquistate l’assicurazione totale vi eviterete qualsiasi deposito, ma informatevi con sicurezza prima di partire e se necessario portate con voi carta di credito con plafond adeguato.
Guidare in Irlanda
– Ricordate che si guida a sinistra! Ma non preoccupatevi, ci si fa l’abitudine in poco tempo e non è così terribile come sembra. Gli irlandesi poi sono molto tranquilli alla guida.
– Con il roaming gratuito potrete utilizzare il vostro cellulare come se vi trovaste in Italia, perciò non avrete problemi con Google Maps o altro navigatore lungo la strada.
– Al di fuori delle città non ci sono problemi di parcheggio e quasi tutti i B&B hanno posti auto interni, ma prestate attenzione a questo aspetto al momento della prenotazione. In generale l’irlandese medio sembra parcheggiare “dove capita”, anche a lato della strada bloccando un’intera corsia, ma da turista cercherei di rispettare il più possibile le regole per non rischiare multe. In caso di posti auto a pagamento troverete le macchinette esattamente come in Italia, ma in diverse località si può pagare anche tramite App (vedrete il nome indicato sui cartelli) se non avete monete a disposizione. Solitamente il parcheggio è gratuito la sera dopo le 18.30.
– Per “tagliare” alcuni tragitti evitando di costeggiare le ampie penisole irlandesi, a volte potrebbe essere disponibile un traghetto. Noi l’abbiamo preso ad esempio tra Killimer e Tarbert invece di passare da Limerick, percorso che ci avrebbe allungato la strada di molti chilometri. Prima di optare per questo o per altri traghetti, però, controllate bene gli orari ed i tempi di percorrenza previsti perché potrebbe esserci una sola partenza ogni ora e dovete quindi arrivare al momento giusto. Il biglietto costa 23€ a tratta, oppure 20€ acquistandolo online: potete farlo con il vostro smartphone almeno 30 minuti prima della partenza, è valido 12 mesi e non è necessario stamparlo.
Dove dormire in Irlanda
L’alloggio per eccellenza in Irlanda è il Bed and Breakfast. La rete di B&B tradizionali del Paese è probabilmente una delle più sviluppate d’Europa e soprattutto si tratta di strutture che rispettano davvero la definizione originaria: poche camere, proprietari che vivono nella stessa casa, colazione preparata al momento. Insomma, un’ospitalità familiare. Esistono varie associazioni di bed&breakfast, a seconda di diversi parametri alcuni rientrano in una rete “ufficiale” che dovrebbe garantire la massima qualità, altri rimangono invece indipendenti. Uno dei siti più completi per consultare l’elenco è B&B Ireland, dove potrete anche procedere alla prenotazione versando un deposito.
Personalmente trovavo il sito poco intuitivo perciò non l’ho utilizzato, preferendo rivolgermi ai classici Booking.com ed Airbnb. Al di là di Dublino e Belfast, ho scelto sempre camere fuori dal centro, cercando di restare in mezzo al verde ma abbastanza vicina ad una cittadina dove andare per cena. Abbiamo cambiato camera ogni una, massimo due notti, con colazione inclusa nella metà dei casi.
Il costo di una camera doppia in B&B parte dai 60€ a notte, ma è facile che si arrivi anche a 70/80€ per una buona struttura. In linea di massima tutti i B&B sono puliti e accoglienti, quel che può variare è la comodità della camera e la presenza di bagno interno (en suite), che comunque troverete nella maggior parte delle strutture. Di solito, poi, in camera o nell’area comune ci sono un bollitore per preparare tè e caffè, latte e biscotti. Le strutture ufficiali offrono la “full Irish breakfast” tradizionale oppure comunque piatti cucinati al momento come pancake e french toast, altre propongono invece una colazione continentale più leggera con cereali, yogurt, pane e marmellata; anche questo incide sul costo della camera. Se partite in agosto o comunque in alta stagione, vi consiglio di prenotare le camere il prima possibile perché tendono a riempirsi velocemente, soprattutto nelle zone di maggiore afflusso turistico come Dublino. Avere un’auto a disposizione, in ogni caso, vi consentirà di avere un po’ di flessibilità riguardo alla zona in cui dormire.
Rispetto a B&B Ireland, su Booking.com si può risparmiare un pochino, ma è possibile che la colazione non sia inclusa perciò dovrete valutare di conseguenza: sappiate che tantissimi locali che offrono la colazione non aprono prima delle 10.00 e nei piccoli paesi è difficilissimo trovare l’equivalente di un nostro bar/pasticceria. Potrete ovviare fermandovi a un distributore, dove c’è sempre il minimarket con angolo caffè, muffin o ciambelle, ma in generale avere la colazione inclusa è più comodo.
Quel che davvero può farvi risparmiare, poi, è Airbnb. Qui troverete stanze affittate da privati, spessissimo con bagno en suite o privato sullo stesso piano, colazione ed altri servizi come un comune B&B, ma a prezzo inferiore.
Queste sono le camere in cui ho soggiornato e che mi sento di consigliarvi:
Su Booking.com
– 9 Kingscourt House: struttura molto carina poco distante dal centro di Belfast, con parcheggio gratuito in strada. Non offre la colazione.
– Ocean Heights B&B: in assoluto il migliore, a poca distanza da Sligo. È stata anche la notte più costosa ma il prezzo è ampiamente giustificato, i soli pancake giganti mangiati a colazione per me valgono la prenotazione.
– Inch View Lodge: bel B&B in posizione comoda per visitare Dingle Peninsula e Ring of Kerry, poco distante da Killarney.
– Premier Inn Dublin Airport: se come noi dovete essere in aeroporto all’alba, questa è la struttura migliore per qualità/prezzo. C’è una navetta ogni 30 minuti al costo di 2€ a persona, in aeroporto la trovate alla zona n. 16 mentre arrivando dall’hotel ferma davanti ad entrambi i terminal.
Su Airbnb (per le nuove iscrizioni ricordate di usare questo link per ricevere un credito omaggio di 25€)
– Camera di Moira a Derry, la notte più economica in assoluto e con colazione continentale inclusa.
– Camera di Tony vicino Galway, più che una stanza è un piccolo appartamento con ingresso privato e self check in, comodissimo se arrivate tardi.
– Camera di Juliet vicino Cork, molto spaziosa e con colazione inclusa (anche full Irish breakfast)
Attenzione! Al di fuori delle città principali, in Irlanda non vedrete numeri civici o campanelli esterni con il nome dei proprietari di casa. Per cercare una camera prenotata su Airbnb guardate bene le foto dell’esterno della casa in modo da riuscire a riconoscerla, non avrete altri riferimenti per capire quale sia il cancello giusto. Spesso, in ogni caso, saranno i proprietari stessi a darvi un codice da inserire su Google Maps che vi porterà esattamente di fronte all’ingresso. Ricordate poi di tenere aggiornato chi vi ospiterà in merito all’orario indicativo d’arrivo.
Cosa e dove mangiare
Non ci sono solo hamburger e fish&chips, in Irlanda si mangiano tanta carne e tanto pesce utilizzando le materie prime del territorio. Per varietà e gusto probabilmente non sarà mai tra le mie cucine preferite nel mondo, però tra le preparazioni che ho apprezzato di più ci sono lo stufato alla birra e soprattutto il chowder, una zuppa densa di pesce davvero deliziosa. Altro piatto fondamentale della tradizione è la “Irish Breakfast” formata da uova, salsiccia, bacon, fagioli, pudding e pomodori – per mangiarla davvero al mattino dovrete avere uno stomaco più forte del mio, lo ammetto.
Ricordate che non avrete alcun problema a pranzare alle 3 del pomeriggio, mentre le alternative per cenare si riducono sensibilmente dopo le 9 di sera – parlo ovviamente dei piccoli centri e non di Dublino.
Qui vi lascio alcuni nomi di locali/ristoranti testati in viaggio che mi hanno colpito particolarmente e che quindi vi consiglio.
– Avoca: a due passi dal Trinity College a Dublino, perfetto per il brunch o una fetta di torta. Purtroppo per gli amanti dei dolci come me l’Irlanda non offre moltissimo, perciò quando trovate un posticino così meglo approfittarne.
– Bibi’s: sempre a Dublino, un pochino più fuori mano ma in un quartiere – Portobello – davvero carino che merita la deviazione, tutto casette a schiera e porte colorate. Aperto per brunch e pranzo, ha un’atmosfera adorabile che mi ha ricordato tanto il Greenwich Village di NYC.
– Hargadon Bros, Sligo: probabilmente il pub più “vecchio stile” in cui potrà capitarvi di entrare. Sembra di fare un tuffo nel passato, ma servizio e menu sono al contrario rivisitati in chiave moderna – tanto da essere citati persino nella Guida Michelin.
– Murphy Brownes, Killarney: atmosfera elegante e menu curato, è stata la cena per la quale abbiamo speso di più ma ne è valsa decisamente la pena.
– My Boy Blue, Dingle: buone le torte ma soprattutto fantastici i pancakes, ho adorato questo locale sotto ogni punto di vista.
Adoro l’idea di visitare l’Irlanda, ma organizzare un tour è davvero complesso con tutte le belle cose che ci sono da vedere. Proverò a seguire i tuoi consigli
La cosa difficile è scegliere cosa vedere nel poco tempo a disposizione, ma si può sempre lasciare indietro qualcosa così da avere una scusa per tornare 🙂
bravissimi, grandi informazioni
Grazie mille Desiree 🙂
Buonasera mi piacerebbe fare una vacanza in Irlanda con un tour circa dieci giorni in agosto. due adulti e due ragazzi.
Con auto a noleggio.
Grazie e buonasera
Blog veramente carino e fatto bene senza inutili orpelli, chiaro ed efficace da consigliare , la cosa più simpatica é che L autrice riesce a passare le esperienze con naturalezza.
Grazie mille per il commento 🙂
Grazie per le informazioni
Sto iniziando ad organizzare la vacanza in Irlanda per almeno 7 gg durante le vacanze di Natale
Anna
Buon viaggio Anna! 🙂
Questa guida è utilissima, grazie! Sono sconvolta per il deposito di 2000 euro per il noleggio della macchina, sono due giorni che cerco ma non c’è modo di evitarlo e non ho i massimali necessari nella carta di credito, non so come fare!
Ciao Claudia, con moltissime compagnie se fai un’assicurazione totale viene eliminata anche la richiesta di deposito (poichè azzeri la franchigia). In alternativa, puoi magari provare a chiedere alla tua banca se in via eccezionale ti permettono di sforare il plafond per quel mese?
Buonasera Letizia, sto programmato un giro antiorario nell’Irlanda per aprile, senza visitare il Nord (sette giorni, che sento stretti) e ho trovato molto utile alcuni tuoi consigli su come evitare incertezze (parcheggi, traghetti,…) per godere al meglio e preparato il mio giro on the road in Irlanda, sopratutto al pensiero di dover interagire con gli Irlandesi con il mio pessimo inglese maccheronico. (Unica nota dolente dopo la pandemia i prezzi in quattro anni sono raddoppiati )
Ciao Oriano
Ciao Oriano, grazie per il commento e soprattutto buon viaggio! Purtroppo l’aumento dei prezzi è una realtà in molte destinazioni, ma spero avrai comunque trovato qualche buona offerta. Buona Irlanda ☘️