Quando scrissi il primo itinerario di viaggio a Cuba, ormai 5 anni fa, sottolineai che si trattava probabilmente della destinazione più particolare in cui fossi mai stata. Qualche anno e tanti viaggi più tardi, lo penso ancora: Cuba è una meta che richiede di rinunciare per certi versi al nostro modo di pensare abituale ed alle nostre consuetudini nell’organizzare un viaggio. Ho pensato quindi di raccogliere in un’unica guida alcuni consigli per un viaggio a Cuba, informazioni utili per non trovarsi spaesati in quest’isola così particolare. Pronti? Si va ai Caraibi!
Consigli per organizzare un viaggio a Cuba

1. I documenti per un viaggio a Cuba: la tarjeta e le interferenze con l’ESTA
Come per qualsiasi destinazione, la prima cosa da fare quando si organizza un viaggio a Cuba è verificare i documenti richiesti per l’ingresso del Paese. Per visitare Cuba è necessario innanzi tutto procurarsi un visto, chiamato “tarjeta”, che va ottenuto prima del volo d’andata: a differenza di altri visti che possono essere rilasciati anche all’arrivo, infatti, la tarjeta cubana dev’essere necessariamente acquistata in anticipo oppure non vi sarà permesso di imbarcarvi sul volo diretto a Cuba. La tarjeta si può richiedere al consolato se vivete a Roma o Milano, oppure online a un’agenzia specializzata – ma per tutte le informazioni più pratiche su questo punto vi rimando a un post dedicato che ho scritto proprio sul visto cubano.
Gli altri documenti essenziali per un viaggio a Cuba sono poi il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi e un’assicurazione sanitaria, che comunque vi consiglio di avere sempre quando viaggiate fuori dall’Europa. In questo momento non ci sono più restrizioni sanitarie di sorta, ma per sicurezza controllate il sito Viaggiaresicuri.it qualche settimana prima della partenza così da verificare eventuali moduli da compilare online.
Se avete in programma un viaggio negli Stati Uniti o prevedete di pianificarne uno dopo la visita a Cuba, è bene ricordare che da inizio 2021 l’isola è stata inserita tra i Paesi in black list. Ciò non significa che non potrete più viaggiare negli USA, ma che non potrete più farlo con una “normale” richiesta ESTA: prima di partire dovrete ottenere un visto turistico d’altro tipo, con una procedura più lunga (e costosa) ma anche con una validità maggiore, 10 anni.

2. Le camere: dormire nelle casas particulares
Un aspetto che spesso mette in crisi molti viaggiatori fai da te è rendersi conto che a Cuba non possiamo consultare tutti quei siti a cui ci rivolgiamo abitualmente per prenotare una camera d’hotel. Booking.com e gli altri portali semplicemente non funzionano, ma niente panico!
A Cuba esistono due grandi categorie di alloggi per turisti: gli hotel, a gestione statale e abbastanza costosi, e le casas particulares. In spagnolo significa “case private”, a sottolineare la proprietà non statale. Di norma si tratta di camere con bagno all’interno di una casa di un cittadino privato che ha ricevuto una speciale autorizzazione per lavorare con i turisti.
Dormire in una casa particular è una delle esperienze da non perdere nel corso di un viaggio a Cuba, perché sono strutture molto curate e spesso molto economiche, che vi consentono di entrare in contatto in modo semplice e sicuro con le persone del posto. Qui sopra ho scritto che i portali abituali non funzionano a Cuba, ma c’è un’eccezione: potete infatti prenotare la vostra casa particular tramite Airbnb, l’importante è farlo prima del viaggio. Una volta nel Paese il sito infatti è accessibile, ma essendo americano è soggetto a una serie di limitazioni e non potrete concludere il pagamento.

3. Come muoversi a Cuba: taxi collettivi vs noleggio auto
Così come non potrete confrontare diverse camere su Booking, non potrete trovare la migliore offerta per il noleggio auto sui portali che consultate abitualmente. A Cuba sono attive solo pochissime compagnie di noleggio a gestione statale, che rendono questa modalità di viaggio più complessa e costosa rispetto ad altre destinazioni. Motivo per cui persino io, amante degli on the road, a Cuba ho scelto di utilizzare i taxi collettivi.
I taxi collettivi coprono tutte le tratte principali normalmente previste da un itinerario a Cuba, dall’Havana a Viñales, da Trinidad a Cienfuegos e così via, caricando diversi turisti che vogliono effettuare quel viaggio nella stessa giornata così da dividere i costi. Si tratta quindi di un modo di spostarsi abbastanza economico e potenzialmente anche di un’opportunità per conoscere altri viaggiatori. Prenotare un taxi collettivo è molto semplice: chiedete al proprietario della casa particular in cui dormite di farlo per voi. Di norma i cubani hanno una grande rete di contatti e saranno felici di aiutarvi a gestire il resto del viaggio.

4. Supermercati, farmacie e beni di prima necessità
Un aspetto importante da tenere a mente prima di partire per un viaggio a Cuba è che nel Paese non esistono supermercati nel senso che noi diamo al termine. Nelle città ci sono alcuni minimarket, che però non offrono tutta la varietà di prodotti cui siamo abituati e che soprattutto nell’ultimo periodo – post-pandemia – appaiono purtroppo molto sforniti. Nel 2018 mi ero stupita di quanti cibi per noi comuni mancassero completamente dagli scaffali cubani, ed oggi la situazione sembra aggravata.
Se rinunciare a una stecca di cioccolata per una settimana è un sacrificio che si può fare volentieri, il discorso diventa più complesso se parliamo di farmaci e di presidi essenziali. Trovarsi senza un’aspirina, un repellente per zanzare o un assorbente può trasformarsi in un’esperienza molto difficile in un posto come Cuba, perciò vi consiglio di mettere in valigia tutto ciò di cui potreste avere bisogno.

5. La connessione internet a Cuba
Ultima informazione utile, a Cuba la connessione internet non è disponibile sempre e ovunque come invece da nostre abitudini. Per connettersi attraverso il proprio smartphone o computer è necessario trovarsi in uno degli Hotspot Wi-Fi disponibili e acquistare una tessera Etecsa, con una piccola striscia da grattare – le ricordate le vecchie ricariche telefoniche? – per svelare le credenziali d’accesso. Gli Hotspot corrispondono solitamente alle piazze centrali o altri luoghi d’aggregazione, vi sarà facile riconoscerli perché vedrete una gran quantità di persone con il cellulare in mano.
In viaggio a Cuba con un gruppo
Se tutti i consigli visti fin qui vi hanno un po’ spaventati e preferite non scegliere la strada del fai da te, c’è sempre l’opzione viaggio organizzato. Se volete scoprire davvero Cuba non vi consiglio di chiudervi in un resort a Cayo Largo, ma potete invece dare un’occhiata al programma Cuba 360° di WeRoad, studiato per esplorare l’isola a tutto tondo in compagnia di un piccolo gruppo di viaggiatori come voi.

