Non è un segreto che il Sud Est Asiatico sia una delle zone del mondo che più ho amato in questi ultimi anni. Tra le varie mete toccate nel corso di vari viaggi, quella che probabilmente mi ha posto di fronte a più dubbi dal punto di vista dell’organizzazione è stata la Cambogia. Oggi quindi vi voglio dare qualche consiglio pratico per un viaggio in Cambogia: giusto alcune informazioni preliminari, utili per poter poi pianificare il vostro itinerario e le vostre giornate nel Paese.
1. Quando visitare la Cambogia
Una delle prime domande da farsi riguarda il periodo migliore per visitare la Cambogia. Solitamente si suddivide l’anno in una stagione secca – più o meno da ottobre ad aprile – e una stagione delle piogge, anche se è chiaro che sono indicazioni di massima e possono subire variazioni. In generale il periodo migliore per un viaggio in Cambogia va da ottobre a gennaio, poiché permette con buone probabilità di trovare giornate soleggiate e con temperature piacevoli. Sconsigliato invece il periodo aprile-giugno, il più afoso, mentre la nostra estate potrebbe riservare parecchi temporali.
2. Come muoversi
A differenza di altre destinazioni vicine come la Thailandia, la Cambogia per certi versi non è ancora così attrezzata da un punto di vista di servizi turistici. Ciò non significa che questi servizi non ci siano, ma si deve prestare un pochino di attenzione in fase organizzativa e questo è particolarmente vero quando si parla degli spostamenti.
Va esclusa innanzi tutto l’auto, poiché non è possibile il noleggio con patente Italiana. Da non considerare per ora nemmeno il treno, sebbene siano in progetto dei lavori su alcune linee che forse renderanno questo mezzo di trasporto un’opzione in futuro. Rimangono quindi il taxi, o comunque auto con autista, e gli autobus/minibus. Esistono varie compagnie che coprono tutti i principali tragitti di collegamento tra le località turistiche, potete confrontare orari e costi su 12goasia o Bookaway.
Se poi dovete spostarvi tra la capitale Phnom Penh e Siem Reap, non escludete anche l’aereo – che è stata poi la nostra scelta. Se infatti avete poco tempo a disposizione o comunque non volete perdere 6 ore su un autobus, ci sono compagnie che collegano i due principali aeroporti del Paese in 45 minuti, con costi accessibili – l’autobus costa circa 10€ a persona mentre il biglietto aereo parte da 30/40$.
3. Come e dove richiedere il visto per la Cambogia
Per visitare la Cambogia è obbligatorio un visto turistico, che è valido per una permanenza di massimo 30 giorni consecutivi e per un unico accesso – non potrete quindi uscire dal Paese e rientrare. Il visto si può ottenere direttamente all’arrivo, negli aeroporti internazionali, ai valichi di terra o alla frontiera che si trova lungo il Mekong se arrivate in barca dal Vietnam (come vi avevo raccontato qui). Il costo ufficiale è di 36$, cui è possibile che vada aggiunto un piccolo “contributo” per le guardie di frontiera – consuetudine purtroppo ancora radicata quando si tratta di valichi terrestri o fluviali, meno in aeroporto.
Se però preferite arrivare preparati e avere già in mano tutti i documenti necessari, potete richiedere il visto online dal sito ufficiale del governo o, se non avete dimestichezza, anche tramite un portale che si occupi di tutto al posto vostro come questo: visto Cambogia. Attenzione perché non tutti i valichi di frontiera consentono l’accesso con visto elettronico, quindi controllate prima di tutto la lista (presente in entrambi i siti che vi ho linkato). Ricordate di fare la richiesta almeno una settimana prima della partenza e assicuratevi come sempre che il passaporto abbia una validità residua di sei mesi dal momento dell’ingresso nel Paese.
4. Qual è la valuta locale
Una domanda che può sembrare banale ma che in realtà, in Cambogia, non lo è così tanto. Se è vero infatti che la valuta ufficiale è il riel cambogiano, la realtà è che quasi ovunque vi verrà richiesto di pagare in dollari americani e che persino gli sportelli bancomat erogano proprio dollari. Vi capiterà però di ricevere i riel come resto nel corso di piccole transazioni: se ad esempio prendete un tuk tuk che costa mezzo dollaro e pagate con una banconota da 1$, è probabile che riceviate il resto il riel.
5. Quanti giorni servono per visitare Angkor
Infine, una delle domande più gettonate, quella che io stessa mi sono posta molte volte durante la pianificazione. Dato che spesso Siem Reap e il sito archeologico di Angkor vengono inserite in un itinerario più ampio che comprende altri Paesi come Thailandia o Vietnam, è naturale chiedersi quanti giorni sono necessari per visitarle al meglio.
Per domande come questa non c’è mai una risposta univoca, poiché molto dipende dall’interesse di ognuno, dai ritmi della visita, dal mezzo di trasporto scelto, da quanti templi si vogliono visitare, da quanto tempo e attenzione si vuole dedicare a ognuno di essi e molto altro ancora. Ufficialmente l’area di Angkor si estende per 400 chilometri quadrati e comprende un migliaio di templi diversi, perciò si potrebbe trascorrere qui un’intera settimana – ma è anche vero che se non siete grandi appassionati o storici dell’arte, dopo un po’ finireste per annoiarvi. In generale, quindi, la mia risposta alla domanda “quanti giorni servono per visitare Angkor?” è: tre giorni e due notti. In questo modo si sfrutta al meglio il biglietto da 3 giorni (sono disponibili infatti biglietti da 1, 3 o 7 giorni), senza stressarsi con tour de force troppo impegnativi. Se avete meno di due giorni pieni a mio avviso non vale la pena e conviene rimandare la visita a un altro momento, soprattutto se intendete raggiungere la Cambogia – e pagare quindi il visto – solo per visitare Angkor.